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“L’ormai grave problema della eccessiva presenza di cinghiali in Irpinia deve essere affrontato non solo con maggior determinazione, ma attraverso interventi mirati che segnino un netto cambio di rotta rispetto agli insuccessi del passato e creino opportunità di guadagno per il territorio. Abbiamo elaborato un’articolata proposta già trasmessa al Vice Governatore, Fulvio Bonavitacola, per affrontare e risolvere quella che si configura ormai come una vera e propria calamità per i nostri agricoltori.” E’ quanto dichiara Rino Buonopane, Presidente del Gal Irpinia – Sannio e responsabile dell’omonimo Distretto Biologico.

Durante la prossima settimana, Buonopane incontrerà Bonavitavola per vagliare insieme provvedimenti che servano, in sinergia con i Gal, a trasformare l’emergenza in opportunità di crescita per il territorio. “Il vice presidente della Giunta – fa sapere Buonopane – ci ha espressamente chiesto di sottoporre a lui e al governo regionale la proposta elaborata in sinergia con Confagricoltura e illustrata l’altro ieri durante il convegno che ha visto la presenza a Montella del dottor Vincenzo Caputo, direttore del Centro di riferimento regionale per l’igiene
veterinaria. Una proposta – spiega il presidente del Gal – decisamente innovativa che poggia su due interventi cardine: il primo fa riferimento alla necessità di formare tiratori scelti esperti conoscitori del territorio affinché siano in grado di ‘selezionare’ i capi da colpire, sappiano bene quando colpirli e le zone nelle quali è meglio operare. A tal fine presto partiranno degli appositi corsi finanziati dalla Regione Campania che si terranno in Irpinia. Inoltre, data la presenza ormai incontrollata di cinghiali, si rende necessario l’allestimento di gabbie
speciali di cattura , riducendo così i capi in circolazione.”

“L’aspetto innovativo della nostra proposta – aggiunge Buonopane – è soprattutto nell’ambizione di trasformare quello che attualmente è un problema molto grave in un’opportunità di guadagno per il territorio. Il nostro progetto prevede, infatti, che i cinghiali vengano subito dopo la cattura, portati in centri di raccolta allo stato brado, e avviati progressivamente alla macellazione , in appositi punti adeguatamente predisposti e dotati delle attrezzature necessarie previste dalla normativa di settore. Le carni, opportunamente lavorate, potranno essere messe in commercio con risvolti positivi per l’economia locale.” “Ci auguriamo – chiude Buonopane – che la Regione adotti presto questo nostro piano e contribuisca così a risolvere un problema che sta causando danni ingentissimi ai coltivatori e alle aziende agricole irpine.”