“Sono contento“. Un’emozione che diventa visione. L’Avellino Basket ha dato ufficialmente il via a un nuovo corso e, dopo la scelta di affidare la guida tecnica a Maurizio Buscaglia, cominciano ad arrivare anche i primi volti nuovi della stagione 2025/2026. Tra questi spicca Giacomo Dell’Agnello, classe 1994, reduce da un’ottima annata con Cividale in Serie A2: 11.9 punti, 6.3 rimbalzi e 2.4 assist di media. Un giocatore completo, duttile, capace di incidere su entrambi i lati del campo. Un profilo che rispecchia perfettamente la nuova identità che il club sta costruendo: concretezza, affidabilità, lavoro.
Ma la rivoluzione non riguarda solo i nomi. È una rivoluzione di approccio, di metodo, di mentalità. Buscaglia ha già imposto il suo stile: attenzione maniacale ai dettagli, ordine, programmazione, una visione che parte dalla sala video e arriva al parquet senza lasciare nulla al caso. Il nuovo allenatore ha portato con sé una cultura tecnica profonda, in cui ogni gesto ha un significato, ogni scelta è funzionale a un’identità precisa.
Costruzione, non improvvisazione. Non si tratta di una ricostruzione frettolosa, ma di un progetto che prende forma con intelligenza. Si parte dalla conferma del nucleo esistente (Mussini, Lewis, Jurkatamm), al quale si aggiungono pezzi pensati per un sistema, non solo per una rotazione. Dell’Agnello ne è l’esempio: un giocatore che sa leggere il gioco, abituato a lottare, ideale per una pallacanestro fatta di collaborazione e letture.
Una squadra che riflette il suo allenatore. Quello che si sta delineando è un gruppo modellato sul pensiero tecnico e caratteriale del suo coach: organizzazione, ritmo controllato, ma anche capacità di colpire in transizione. Un basket moderno, ma con fondamenta classiche. Un equilibrio tra atletismo, controllo e intensità mentale.
Il lavoro è già iniziato. La preparazione comincerà ad agosto, ma il cantiere Avellino è già in piena attività. Gli innesti proseguiranno nei prossimi giorni, con altri annunci attesi a breve. L’obiettivo è chiaro: costruire una squadra pronta, non solo sulla carta, ma nella testa e nello spirito. Una squadra che sappia competere, crescere, e rappresentare degnamente una città che ha il basket nel sangue. Il futuro è già in movimento. E tutto è partito da lì, da quel semplice “sono contento” che oggi suona come la prima pietra di una rivoluzione concreta.
Avellino Basket, nasce il nuovo ciclo: “Passo dopo passo verso grandi obiettivi”