- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Avellino – Il silenzio angosciante dei giorni scorsi trova delle risposte che fanno tremare i polsi. La notizia che si è diffusa nella tarda serata di ieri riguarda le due realtà sportive irpine: l’Avellino calcio e la Scandone. Secondo i rumors emersi la società neopromossa in Serie C sarebbe stata messa in vendita da Gianandrea De Cesare. Una notizia che sconvolge nuovamente i tifosi dell’Avellino che in queste settimane attendevano risposte da parte della proprietà per la programmazione. Ad oggi lo scenario appare drammatico al punto tale che De Cesare è pronto a consegnare nelle mani del primo cittadino di Avellino, Gianluca Festa, il titolo.

Situazione a dir poco drammatica anche per la palla a spicchi. Nei giorni scorsi il sodalizio di Contrada Zoccolari ha presentato la documentazione alla ComTec per l’iscrizione al campionato non completa. Difatti è riportato una parte del rateizzo che riguarda il debito con l’Erario. Tutto ciò non basta per procedere all’iscrizione del prossimo campionato. La società irpina ha bisogno di due milioni di euro, ma ne basterebbe uno solo per salvarsi in corner. Nel frattempo le voci di una possibile autoretrocessione si fanno sempre più incessanti. Il club potrebbe retrocedere in A2 (e’ già accaduto in passato con la Virtus Roma) per preservare il titolo cancellando diciannove anni di storia nel massimo campionato italiano. E’ il momento di metterci la faccia. La piazza chiede a gran voce chiarimenti da parte del management Sidigas.