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Avellino – Calcio: una parola, mille emozioni. Con queste poche parole si può riassumere il motivo principale per cui l’uomo sia legato a questo sport. Se il calcio è così amato, il merito è anche di grandi campioni le cui gesta atletiche hanno appassionato persone di ogni epoca. Eppure non servono solo i grandi campioni, ma piccole realtà che mettono in campo tutta la genuinità di un popolo. Un paragone che calza a pennello per il San Tommaso. Formazione, alla prima in Serie D nella sua storia, domenica pomeriggio ha vissuto delle emozioni davvero indelebili. Passare dai polverosi campi della regione o della provincia al “Barbera” con il Palermo. I grifoni hanno lottato, nonostante l’approccio iniziale, tornando a casa con la sconfitta per 3-2. E soprattutto tornando in Irpinia con delle emozioni che difficilmente saranno dimenticate. I circa 16mila spettatori hanno tributato il giusto applauso al piccolo e umile esercito guidato dal tecnico Stefano Liquidato.

Il direttore generale del San Tommaso, Annino Cucciniello ha provato a raccontarle attraverso un post su Facebook: “Le emozioni vissute al Barbera di Palermo possono bastare per farti esclamare “Va bene così, può bastare”. Accomodarsi su una panchina dove si sono susseguiti fior fior di campioni è davvero tanto. Quando si arriva a ciò bisogna ringraziare chi ti ha accompagnato in tutto questo. Ieri l’ho fatto degnamente ringraziando chi ci ha portato a tutto ciò con uno striscione dedicato a mister Francesco Messina. Lo faccio ringraziando mio figlio Matteo che ha voluto seguirmi in questa favola, lo faccio ora ringraziando chi ha sempre dato una mano dedicando tempo e pura passione e null’altro Carlo Palatucci e Pino Curto, lo faccio ringraziando quei pazzi che ieri ci hanno seguito fino a Palermo, lo faccio ringraziando chi ci ha sempre creduto. Grazie a te Marco Cucciniello goditi questi applausi sono tutti per te, vederti ieri al Barbera, impettito, soddisfatto mi ha riempito di orgoglio. Ora non fermarti però sei giovane e forte per fare sempre meglio. Per ora goditi questi applausi“.