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Reduce dal bronzo conquistato agli Europei 2025 con la Nazionale femminile di basket e premiato come miglior allenatore del torneo, Andrea Capobianco è tornato nella “sua” Avellino per incontrare gli studenti del Liceo Artistico e Sportivo “De Luca”.

Ad accoglierlo, una platea gremita di ragazzi e docenti che lo hanno salutato con entusiasmo e affetto. Il tecnico irpino, oggi responsabile della formazione di tutti gli allenatori italiani, ha trasformato l’incontro in una vera lezione di vita, parlando di passione, sacrificio, impegno e responsabilità. “Solo chi compie il proprio dovere, ogni giorno, può costruire davvero il proprio futuro. I sogni non si realizzano per caso: nascono dalla disciplina, dalla costanza e dalla forza dei piccoli gesti quotidiani”, ha spiegato Capobianco, invitando gli studenti a credere nel lavoro e nella passione come strumenti di crescita personale.

L’incontro, moderato dai docenti e accolto con grande partecipazione dalla preside e dal corpo studentesco, è andato oltre la semplice conferenza. Capobianco ha ripercorso le tappe principali della sua carriera, ma anche le sfide e le scelte che lo hanno portato ai vertici del basket europeo. “La prima cosa che dico sempre ai ragazzi è di non sentirsi mai arrivati. Con lo studio, la cultura e la voglia di migliorarsi si può davvero sognare e raggiungere obiettivi che sembrano impossibili. Ma bisogna lavorare ogni giorno, con serietà e rispetto”, ha aggiunto.

Inevitabile il riferimento alla sua terra e al legame con Avellino, che Capobianco definisce “una tappa cruciale” del suo percorso. “Qui ho esordito in Serie A, ho lavorato con giovani straordinari e ho conosciuto un popolo unico per attaccamento e passione. Porterò sempre nel cuore le persone che hanno creduto in me – il presidente Ciro Melillo, Antonello Nevola e Carmine Cardillo – perché mi hanno insegnato a guardare in faccia la realtà con fiducia e responsabilità.”

Capobianco ha voluto anche lanciare un messaggio forte sul ruolo educativo dello sport, in un periodo in cui cronaca e sport spesso si intrecciano in modo distorto: “Noi addetti ai lavori abbiamo una responsabilità enorme: quella di trasmettere i valori giusti. In campo bisogna voler vincere, ma sempre in modo leale e corretto. Fuori dal campo, invece, non deve esistere rivalità: il rispetto dell’avversario è parte integrante della vittoria.”

Presente all’incontro anche Salvatore Formato, responsabile del settore giovanile del Gruppo Lombardi Avellino Basket, che ha sottolineato l’importanza di investire sui giovani e sui valori autentici dello sport: “Quest’anno abbiamo deciso di dare ancora più risalto al settore giovanile e ai valori che lo sport porta con sé, non solo nel basket ma anche nelle scuole e nelle famiglie. Essere qui con Capobianco è un grande onore: è il punto di riferimento per la formazione di tutti gli allenatori italiani.”