Avellino – “Non importa quanto lentamente si va, finché non ti fermi”. Confucio riassumeva in poche parole un concetto a dir poco fondamentale: per non arrendersi di fronte alle difficoltà, bastano costanza e impegno. Ebbene l’Avellino di Ezio Capuano, oggi, deve prendere nota dalle parole del filosofo cinese.
Le due sconfitte rimediate contro Teramo e Catania rappresentano un passo indietro per i lupi, ma soprattutto hanno testimoniato quanto la coperta del tecnico di Pescopagano sia estremamente corta. Sintomo di una grave mancanza d’identità tattica, che dovrà certo essere costruita con delle mirate operazioni di mercato soprattutto in avanti. Oggi, alle 17.30, è in programma al “Partenio-Lombardi” uno scontro diretto da non fallire: avversario di turno il Picerno quartultimo in classifica con cinque punti dietro l’Avellino.
Morero e soci dovranno sfruttare il fattore casalingo nonostante le tante defezioni. Trionfare in una contesa del genere significherebbe dare uno slancio sensibile alla classifica e, soprattutto, galvanizzare l’intero ambiente. Vietato sbagliare.
Davanti al neo arrivato Dini, agirà il trio difensivo composto da Illanes, Zullo e Bertolo. A centrocampo gli esterni Celjak e Laezza supporteranno Izzillo, Di Paolantonio e De Marco. In avanti Micovschi affiancherà Alfageme. Nella lista dei convocati non figura Njie messo in lista di sbarco insieme a Karic, Abibi, Palmisano e Petrucci.
Le probabili formazioni di Avellino-Picerno (fischio d’inizio ore 17.30):
Avellino (3-5-2): Dini; Illanes, Zullo, Bertolo; Celjak, Izzillo, Di Paolantonio, De Marco, Laezza; Micovschi, Alfageme. A disp.: Tonti, Pizzella, Morero, Russo, Carbonelli, Albadoro, Rossetti, Evangelista. All.: Capuano.
Picerno (3-5-2): Pane; Priola, Zaffagnini, Lorenzini; Melli, Vrdoljak, Pitarresi, Kosovan, Guerra; Santaniello, Eposito. A disp.: Cavagnaro, Vanacore, Ripa, Nappello, Squillace, Sparacello, Calami, La Vigna, Donnarumma, Montagno, Ruggieri. All.: Giancomarro.
Arbitro: Luca Angelucci della sezione di Foligno. Assistenti: Nicola Tinello della sezione di Rovigo e Orazio Luca Donato della sezione di Milano.
