La nota di Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp.
“A come Avellino, hanno chiuso la sezione alta sicurezza mostrando fragilità istituzionale: bastava il 14 bis e un travaso controllato, invece si è preferita la resa. Il GIO mandato come ultima carta si è rivelato un bluff totale”. E’ quello che scriveLa soluzione ad Avellino è stata sparpagliare detenuti facinorosi, rampolli della criminalità poco più che maggiorenni, nelle strutture d’Italia. I poliziotti delle anonime trincee si sono visti arrivare questo regalo avvelenato senza preparazione né supporto, esposti a rischi evitabili. L’amministrazione usa due pesi e due misure: severità estrema contro il personale, tolleranza verso chi mette a repentaglio la sicurezza.
I servitori dello Stato perseguiti per ogni mancanza, per i detenuti violenti sempre giustificazioni e soluzioni di comodo. Il risultato è spreco di risorse, operazioni improvvisate che moltiplicano le emergenze. L’ABC del DAP e il metodo Dogaia dimostrano assenza totale di visione strategica, trasformando ogni decisione in un esperimento pericoloso sulle spalle di chi lavora sul campo.È tale l’Amministrazione che professa, ma solo a parole, la propria assoluta competenza ed equanimità nel trattare le sorti dei Poliziotti Penitenziari e che nei fatti agisce completamente al contrario persino smentendo quello che qualche autorità politica del Dicastero afferma?”.