Una giornata di ordinaria follia. È questa la sintesi quanto avvenuto nelle ultime ore nel carcere di Ariano Irpino, secondo la denuncia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Un detenuto della IX Sezione, che pretendeva l’accredito sul proprio libretto di una somma di denaro versata da persona non autorizzata al versamento (operazione, quindi, vietata) si è prima scagliato per protesta contro gli arredi della Rotonda e del box Agenti del carcere, distruggendoli, per poi aggredire un poliziotto penitenziario di servizio. La situazione è stata particolarmente tesa e violenta e, nonostante tutto, la Polizia Penitenziaria ha evitato peggiori conseguenze”. Il SAPPE torna a denunciare che “le condizioni lavorative dei poliziotti penitenziari della Campania sono da tempo insostenibili: servirebbe un adeguato un supporto di personale ed anche il Provveditorato deve fare la sua parte, sollecitando al DAP un provvedimento di sfollamento delle carceri regionali, in primis dei detenuti che si rendono protagonisti di fatti violenti ed eventi critici, al fine di riportare le strutture detentive della Campania in condizioni almeno dignitose di vivibilità”. Pieno sostegno alla protesta della Polizia Penitenziaria della Campania arriva da Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “Servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto. La Polizia Penitenziaria è veramente stanca di subire quotidianamente gratuite violenze”.
“Si riparta da questi gravi fatti per porre fine all’onda lunga dello smantellamento delle politiche di sicurezza dei penitenziari attuato nel passato! Smembrare la sicurezza interna delle carceri con vigilanza dinamica, regime aperto ed assenza di Polizia Penitenziaria ha infatti favorito inevitabilmente gli eventi critici, che sono costanti e continui. E non è certo l’affettività in carcere a favore dei detenuti la priorità di intervento per il sistema carceri!”, conclude Capece.
Un detenuto straniero, con numerosi precedenti di aggressione verso il personale, nella giornata di venerdì si è reso protagonista di una serie di gravi eventi critici nella Casa circondariale di Benevento. La denuncia è del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Il detenuto”, spiega il segretario nazionale SAPPE Giuseppe Cimino, “si è prima scagliato con un Agente di servizio e poi con i colleghi di servizio, che sono comunque riusciti a farlo entrare in carcere. Risultato? Tre poliziotti feriti, di cui due accompagnati all’ospedale con prognosi di 15 giorni e un terzo di 7 giorni”. Ma la giornata incubo non è terminata quì, dato che nel pomeriggio, sempre lo stesso soggetto ha appiccato un incendio che, per fortuna, la Polizia Penitenziaria ha subito domato”. Il sindacalista rivolge “il plauso del Sappe al personale di polizia di Benevento che, ancora una volta, è riuscito a evitare, grazie all’estrema professionalità e all’abnegazione, che il folle gesto potesse avere peggiori conseguenze”.
Il Segretario Generale del SAPPE Donato Capece giudica la condotta del detenuto “irresponsabile e gravissima. Sono quotidiane le nostre denunce con le quali evidenziamo che la situazione penitenziaria è sempre ad alta tensione. Alla teoria di chi parla di carceri conoscendoli poco, ossia dalla parte della Polizia Penitenziaria, vogliamo rispondere con la concretezza dei fatti. Che parte da un dato incontrovertibile: la Polizia Penitenziaria continua a ‘tenere botta’, nonostante le quotidiane aggressioni. I problemi del carcere sono reali, come reale è il dato che gli eventi critici nei penitenziari sono in aumento. È sotto gli occhi di tutti che servono urgenti provvedimenti per frenare la spirale di tensione e violenza che ogni giorno coinvolge, loro malgrado, appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria”. “Ora è però fondamentale dare supporto ai colleghi che a Benevento sono in prima linea a fronteggiare la grande tensione in atto”, conclude Capece.