Lettera aperta di Giovanni Esposito, coordinatore regionale del M.I.D. alla sindaca Laura Nargi:” Cara Laura sindaco di Avellino ti scrivo scusandomi con te del disturbo per chiederti ufficialmente e pubblicamente ,col dovuto rispetto indubbiamente, di occuparti insieme a me, portatore di interessi generali e diffusi, delle problematiche dei nostri concittadini con autismo residenti nel nostro territorio comunale ancor più di quanto insieme finora abbiamo già fatto insieme nel rimuovere le barriere architettoniche nel centro città e precisamente intorno al Palazzo di Giustizia.
Insieme a te, alla tua sensibile attenzione e al tuo cuore grande sempre rivolto ad Avellino e agli avellinesi, soprattutto ai più deboli, vorrei poter affrontare e portare finalmente a conclusione in particolar modo la questione legata ancora al Centro per l’Autismo di Contrada Serroni, rispetto al completamento dei lavori in riferimento a come ben sai le risalite di umidità e muffa lungo le pareti della struttura, l’affidamento della medesima struttura in comodato d’uso gratuito all’A.S.L. di Avellino per l’avvio dei trattamenti sanitari per i disturbi dello spettro autistico a favore dei tanti ragazzi ai quali va riconosciuto e garantito il diritto alla salute.
Capisco e comprendo le tue difficoltà – prosegue nella lettera Esposito –, le problematiche che amministrativamente stai affrontando con impegno e con coraggio dimostrando quanto vali realmente in qualità di donna e primo cittadino, al di là degli eventi a tutti noti, per il bene della nostra città Avellino ma allo stesso tempo desidero e insieme a me tante famiglie dei ragazzi affetti dai disturbi dello spettro autistico desiderano raccogliere la tua vicinanza e sensibilità nel recepire e raccogliere la mia proposta rispetto alla problematica confidando nel tuo impegno e nel tuo intervento in qualità di sindaco della nostra città, come promesso anche a margine dell’ultimo consiglio comunale dando seguito anche alla precedente volontà del Consiglio Comunale che nel merito si è espresso”.
“Sono e siamo già pienamente convinti che non ci deluderai e che non verrai meno a questo impegno, in attesa ti ringrazio e ti ringraziamo della tua attenzione e ti aspettiamo a braccia aperte insieme a noi a quella che da anni attendiamo un giorno inaugurazione di questa struttura”.
Attraverso un piccolo sforzo politico e amministrativo su questa vicenda, cara Laura, traccia un segno indelebile storico del tuo impegno verso il sociale e verso chi soffre, soprattutto indelebile nel cuore di questi amatissimi ragazzi che attendono questa struttura già vittime di tante promesse in passato non da te ovviamente non mantenute.