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ll fine settimana della Cgil Avellino 15 e 16 giugno dedicato ai referendum sul Lavoro.

Sabato e domenica giornate di raccolta firme con banchetti nel territorio provinciale Irpino. Ai banchetti sarà possibile firmare per i quattro referendum sul Lavoro stabile, sicuro, tutelato e dignitoso.

Il segretario Fiordellisi della Cgil Avellino:Sono quasi 600 mila le firme raccolte in tutta Italia dalla Cgil, ad Avellino circa 4000 a sostegno dei quattro referendum per un lavoro stabile, sicuro, tutelato e dignitoso, vogliamo molto più firme e lavoriamo affinché anche in provincia di Avellino ci sia la giusta conoscenza e riscontro per i referendum, siamo stati rallentati dalle amministrative ma ora andiamo avanti.

Che sia stato raggiunto il requisito minimo richiesto dalla legge, 500 mila firme, per presentare i referendum, la mobilitazione per informare e quindi far firmare non si ferma”.

Con la nota del sindacato Cgil Avellino precisa come in questo fine settimana si mobilita con banchetti in provincia, il cui elenco è disponibile sul sito della Cgil Avellino, e con l’allegato manifesto. Inoltre si sono svolte e si svolgeranno ancora assemblee nei luoghi di lavoro a sostegno della campagna referendaria”.

Oltre i numerosi banchetti, la raccolta delle firme continua anche presso le sedi Cgil con i certificatori provinciali”-continua il Segretario Fiordellisi– “L’obiettivo, come premesso, è che nelle settimane che ci restano al termine della consegna delle firme si strutturi, ulteriormente, un consenso ancora ampio e si raccolgano quante più adesioni possibile a sostegno delle proposte della Cgil per cancellare alcune delle leggi che hanno reso il mondo del lavoro più precario, povero e insicuro.

A firmare non solo lavoratrici e lavoratori, il sostegno è trasversale, nelle scorse settimane hanno aderito anche personalità del mondo della cultura, della società civile, rappresentanti istituzionali, mentre i rappresentanti politici sono ancora latitanti nella nostra provincia, ma li sollecitiamo a non perdere l’occasione che forniamo per ridare dignità a lavoratrici e lavoratori”.