Tre giornate gastronomiche dedicate alla riscoperta della cicerchia di Frigento, alimento spesso presente sulle tavole della nostra tradizione.
Il legume povero sta vivendo una nuova primavera; infatti è sempre più apprezzato dopo decenni di dimenticanza. Le proprietà organolettiche, la versatilità e la voglia di riscoprire gusti antichi, fanno del legume coltivato in Irpinia un elemento imprescindibile.
Il 7, l’8 e il 9 agosto, la Cooperativa Sociale “Terra Mater” organizza “Cicerchiamo. Convivialità al sapore della cicerchia di Frigento”.
L’evento si svolgerà nel centro storico di Frigento, uno dei Borghi più belli d’Italia, lungo la storica via Cedolone. La location si contraddistingue per la strada lastricata in pietra bianca sulla quale è presente il muraglione di contenimento del giardino pensile di un palazzo ottocentesco.
Nell’area dedicata al cibo, si potranno degustare vari piatti con realizzati la cicerchia, dal primo al dolce, passando per un lievitato speciale – il pan-cicerchia – vera prelibatezza, panificato con farine miste di grano e cicerchia.
Inoltre ci sarà lo spazio dedicato al cibo di strada, in cui alcuni produttori irpini di qualità proporranno agli avventori le loro prelibatezze.
Nelle prime due serate è prevista l’animazione per i più piccoli con i gonfiabili e giochi, mentre nella terza sarà lo spettacolo del Mago Fofficino a intrattenere i più piccoli.
La proposta musicale, invece, prevede la prima sera il revival dagli anni ’60 ai ’90 oltre che il latino-americano, la seconda sera ci l’esibizione del duo Domenico e Marilena con la partecipazione di Pietro e il suo organetto. Si chiuderà la terza sera con Vinyl Gianpy.
Anche quest’anno l’evento produrrà un basso impatto ambientale, grazie alla meticolosa selezione di prodotti per la ristorazione e di materie prime a chilometro zero. Queste le premesse più che positive per trascorrere tre serate in buona compagnia e gustando il meglio del cibo irpino.
La cicerchia, conosciamola meglio.
La cicerchia nasce da una pianta erbacea molto robusta, che deve la sua grande diffusione soprattutto alla capacità di crescere senza troppe cure anche in condizioni difficili e di adattarsi a siccità o freddo. Il seme, diverso per ogni tipo di pianta, ha l’aspetto simile a un sassolino: è di forma irregolare e il colore va dal grigiastro al giallo opaco. Ricca di calcio e fosforo, la cicerchia contiene anche proteine e amidi, vitamina B1, B2 e PP e fibre. È uno dei legumi più antichi di cui l’uomo abbia memoria, per secoli l’alimento che ha permesso ai contadini di sfamarsi in tempi di carestia, è stato per alcuni decenni dimenticato, forse perché ritenuto un retaggio della civiltà contadina, tanto bistrattata soprattutto nella cultura degli anni ‘70 e ‘80 del novecento. A cavallo del duemila è stato protagonista di una sagra rionale nella frazione frigentina di Pagliara e punto di contatto per la stipula di un gemellaggio tra il comune irpino di Frigento e del marchigiano Serra de’ Conti (An).