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Il tempo delle parole è finito. L’Avellino torna al “Partenio-Lombardi” con un solo obiettivo: ritrovare la vittoria e dare un segnale dopo un mese difficile. Sei risultati utili consecutivi avevano riportato entusiasmo e fiducia, ma le ultime cinque gare senza successi hanno riaperto interrogativi e tensioni. Adesso servono punti, equilibrio e maggiore precisione negli ultimi metri.

A Pescara, la reazione si è intravista solo a tratti: i biancoverdi sono andati sotto dopo cinque minuti, ma hanno avuto la forza di rimettere la partita in equilibrio con il colpo di testa di Simic. Un pareggio che non basta, anche perché il gol di una punta manca ormai dal 30 settembre — Biasci e Lescano firmarono allora il 2-2 con il Padova. È da lì che l’Avellino vuole ripartire: dal bisogno di ritrovare concretezza sotto porta e certezze nel gioco.

Raffaele Biancolino ha lavorato con intensità in settimana, cercando di restituire equilibrio e fiducia a un gruppo che non ha mai smesso di credere nel progetto. Nessuno stravolgimento, ma la conferma delle idee: il 4-3-1-2 resta il modulo di riferimento, con Daffara pronto alla conferma tra i pali dopo il buon esordio. In difesa, coppia centrale Simic-Enrici, Missori a destra e Cagnano in vantaggio su Milani sulla corsia opposta.

A centrocampo tornerà Palmiero dopo la squalifica, affiancato da Sounas e da uno tra Kumi e Besaggio. Sulla trequarti Insigne rimane favorito, ma cresce l’ipotesi Palumbo per dare più imprevedibilità. Davanti, Tutino scalpita e potrebbe far coppia dal primo minuto con Biasci, anch’egli pronto al rientro dal 1’.

Biancolino ha insistito molto sull’intensità e sulla cattiveria negli ultimi venti metri, ma anche sull’approccio mentale. L’orario della partita — sabato alle 12.30 — ha imposto una preparazione diversa: ritmi, abitudini alimentari e orari di allenamento adattati per arrivare pronti all’appuntamento.

L’AVVERSARIO. La Reggiana di Davide Dionigi arriva in Irpinia senza tifosi al seguito, dopo il divieto di trasferta deciso dal Viminale in seguito agli scontri del derby con il Modena. Potranno accedere al settore ospiti solo i residenti fuori provincia in possesso della “Regia Card”. Dionigi, però, deve fare i conti con molte assenze: fuori Seculin, Quaranta, Rozzio, Sampirisi e Reinhart. Resta in dubbio Girma, ma nonostante l’emergenza la Reggiana viaggia con tre vittorie nelle ultime quattro gare e un’identità di gioco ritrovata.

PAROLA AL CAMPO. Alla vigilia, Biancolino ha scelto il silenzio. Nessuna conferenza stampa, nessuna dichiarazione: solo lavoro, concentrazione e la voglia di trasformare la rabbia in energia positiva. Il tecnico biancoverde sa che è il momento dei fatti, non delle parole. E sabato, al “Partenio-Lombardi”, sarà il campo a parlare.