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Avellino – “Dobbiamo sensibilizzare gli utenti a restare attenti alla guida. È inevitabile che l’uso del telefonino è una grande fonte di distrazione”. Il comandante della polizia municipale di Avellino Michele Arvonio risponde così ai nostri microfoni dopo l’intensificazione dei controlli in città e la creazione di una task force della polizia locale, in abiti civili, contro chi usa il telefono mentre è alla guida.

Nell’ultima settimana ad Avellino ci sono state ben 3 persone investite. Un bilancio tragico se si pensa che una persona è deceduta e un’altra è in coma. Il pugno duro deciso dal comandante è quindi una misura repressiva e di prevenzione. “Ci vorrebbero pattuglie della municipale ad ogni angolo della strada. Considerando che il flusso di traffico è sempre in aumento bisogna fare maggiore attenzione alla guida. Non è un caso che gli incidenti più cruenti si verifichino sempre in centro urbano” dice Arvonio, che poi spiega che “nel caso della ragazza deceduta i rilievi fatti lasciano inevitabilmente presagire a un grado di distrazione elevato perché non c’è traccia di frenata”.

Si parla quindi di incidenti gravi che avvengono per comportamenti scorretti alla guida. “Questa cosa lascia l’amaro in bocca. È evidente che c’è un grosso problema di utilizzo delle strade. Non stiamo parlando di sinistri causati da negligenze o imperizie, qui stiamo parlando semplicemente di distrazione” ammette sconsolato il comandante.

La morte di Annarita Salandra avvenuta alla fine di Rampa San Modestino è stata “una casualità. Il principio è che su una strada trafficata gli incidenti non avvengono, perché sulle strade trafficate c’è un incolonnamento, a meno che non c’è un sorpasso azzardato. Paradossalmente un grosso flusso di traffico dovrebbe essere paradossalmente più sicura delle altre” ammette Arvonio.

Nell’ultimo anno ad Avellino molti incidenti sono stati provocati dall’utilizzo alla guida dei cellulari. Per Arvonio la sicurezza resta una priorità e da quando è attiva la task force, ovvero da tre giorni, sono oltre sessanta i multati. “Questa è un’attività molto importante e nasce dalla necessità di colpire nell’immediatezza. Magari con l’auto di servizio e ben visibili è molto più facile nascondere il telefonino. Quindi per noi diventa molto più difficile operare. Invece facendo così siamo meno visibili e possiamo contestare nell’immediatezza un persona con il telefono in mano che è alla guida”.

di Giuseppe Di Martino