Il lungo discorso del sindaco Laura Nargi in Consiglio comunale per chiedere più tempo per risolvere la crisi amministrativa (CLICCA E LEGGI QUI) non sembra aver fatto breccia, almeno non nei consiglieri di opposizione, seppur tutti unanimanente apprezzano il lato “umano e umile” mostrato dalla Nargi nel suo intervento.
Spiega l’ex candidato sindaco Antonio Gengaro: ““La sindaca chiede tempo, ma la città non può più aspettare. Se non ha la maggioranza, si dimetta, anche perchè tra quindici giorni c’è il consuntivo. Per la prima volta, però, la sindaca si è cosparsa il capo di cenere. Capisco anche l’atteggiamento umano, le difficoltà. Ma la città ha bisogno di essere governata. Senza una giunta, non si può approvare alcuna delibera, non si può compiere alcun atto nell’interesse della città. Lo Statuto stabilisce anche dei tempi precisi. Già stasera la sindaca avrebbe dovuto presentarsi in aula con gli assessori, perché ci sono delle regole da rispettare. Se non esiste una maggioranza, si va a casa e si scioglie il Consiglio Comunale”.
E su un possibile e ritorvato accordo con l’ex sindaco Festa: “Ricordiamolo: la sindaca è stata eletta grazie a un’alleanza con Festa e con il patto civico, determinante al ballottaggio per la sua vittoria. Il patto civico ha portato 2.500 voti: senza quei voti, né Festa né la sindaca avrebbero vinto. Eppure, il patto civico e il centrodestra mascherato sono stati esclusi subito, in modo politicamente indegno. Da allora,
nza precedenti che alcuni assessori abbiano votato contro la candidatura della sindaca come leader del piano di zona sociale”.
