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Avellino – Dopo la notizia della sua iscrizione a Roma, dove sono giunti gli atti provenienti da Napoli, per il Procuratore Aggiunto Vincenzo D’Onofrio è il giorno dell’interrogatorio.

Quello più importante dopo i giorni che lo hanno separato tra la notifica dell’invito a comparire e quello davanti ai magistrati della Procura di Ro- ma che si stanno occupando della presunta contestazione a suo carico, l’Aggiunto Paolo Ielo e il sostituito Lia Affinita. L’ipotesi di reato per il magistrato, come rivelato nella giornata di ieri, è quella di concussione.

D’Onofrio secondo l’ ipotesi di reato avrebbe fatto pressioni per ottenere la riparazione di una barca utilizzata da lui, ma di proprietà di Pasquale D’Aniello, vicesindaco di Piano di Sorrento, e ascoltato nei giorni scorsi in qualità di teste. “Ne parlerò alla fine” avrebbe risposto a quanti hanno chiesto un suo commento sull’iscrizione nel registro degli indagati da parte della Procura della Repubblica di Roma.