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Una seduta comunale fiume, cominciata alle 9:30 ed andata avanti ad oltranza per nove ore, per l’approvazione del bilancio previsionale 2025-2027 e del Documento unico di programmazione (Dup) con 20 voti favorevoli, otto contrari, due astenuti e tre consiglieri assenti in l’Aula al momento del voto, tanto basta in tempo utile per rispettare l’ammonimento della Prefettura.

C’è il sì dei consiglieri dei due gruppi dell’ex sindaco Gianluca Festa, “Davvero” e “Viva la libertà” anche se nei corridoi di Palazzo di città per qualche ora si era rincorsa la voce che potessero anche bocciarlo. “Ribadiamo quanto detto in conferenza stampa qualche giorno fa votiamo questo bilancio e ritiriamo i nostri emendamenti perchè quello del consigliere Mattiello li racchiude tutti e sono state superate le criticità del primo documento finanziario”, dice per “Davvero” Giovanna Vecchione.

“Non c’è mai stata una crisi politica ma abbiamo solo avanzato dubbi tecnici e non a caso il nostro voto favorevole a questo bilancio”, aggiunge la collega Teresa Cucciniello a nome di “Viva La libertà”.

Chi vota contro invece, oltre a tutti i consiglieri dell’opposizione, è Rino Genovese, ex candidato sindaco del “Patto civico” mentre gli altri membri del gruppo, Sergio Trezza e Gerardo Melillo si astengono, con Geppino Giacobbe assente al momento del voto. “Un segnale in coerenza con con l’approvazione delle linee programmatiche, nonostante in questo primo anno di consiliatura siamo stati totalmente esclusi dal confronto sui temi e mi auguro che ora il Laura Nargi cominci a fare il Sindaco ed amministrare”, avverte Trezza.
E Melillo aggiunge: “Spero che però davvero ora ci sia una presa di coscienza e maggiore responsabilità da parte del Sindaco per portare questa nave in un porto più sicuro”.

Per quanto riguarda la struttura del bilancio, dopo la pioggia di pregiudiziali presentate dal consigliere Pd Ettore Iacovacci, poi da Nicola Giordano, tutti bocciati a maggioranza dell’Aula, passa invece l’emendamento proposto dal consigliere di maggioranza del gruppo nargiano “Siamo Avellino”, Luigi Mattiello che, in sostanza, rispetto alla prima “versione” inserisce nel documento la vendita dello Stadio Partenio ( per 6 milioni) e del Conservatorio Cimarosa (4,4 milioni) mettendo al riparo le previsioni finanziarie e la spesa corrente.

L’altro emendamento apportato al bilancio sempre a firma del capogruppo dei nargiani (l’opposizione abbandona l’Aula al momento del voto ndr, il Patto Civico vota favorevole al netto di Genovese che si astiene) riguarda lo stalcio dal bilancio di un importo di oltre sei milioni di euro derivanti dal Prius (Programma di Rigenerazione Integrata Urbana Sostenibile) per l’housing sociale , per mero erroere materiale, era stato apposto due volte nel previsionale.

L’assessore tecnico al bilancio, Alessandro Scaletti spiega come nelle 285 pagine del previsionale, e all’analisi delle 36 degli avvertimenti dei Revisori dei conti, si sia registrata una sostanziale evoluzione dal documento del 17 marzo a quello votato oggi in aula.

“Valorizzazione del patrimonio con un piano di alienazioni concreto, contenimento spese per il risanamento complessivo dell’ente dal pre-dissesto finanziario”, restano i capisaldi per dire che le previsioni finanziare del Comune di Avellino sono corrette e si può lavorare con serenità al consuntivo già liquidato in giunta.

Sullo sfondo le fibrillazioni in maggioranza che, al di là delle dichiarazioni di facciate sembrano essere tutt’alto che alle spalle ed infatti, ad inizio seduta, il sindaco Nargi ammette che ora inizierà una nuova fase di confronto per capire il da farsì ( LEGGI QUI)

Certamente la nascita del nuovo gruppo consiliare interno alla maggioranza ( LEGGI QUI)ha fatto uscire allo scoperto la “pace armata” che da mesi sembra legare la Nargi e i gruppi festiani che in giunta possono contare su ben sette assessori.
E il via via di assessori e consiglieri dentro e fuori il Consiglio, pur mascherato da sorrisi e strette di mano, lascia presagire che non possono essere esclusi nuovi colpi di scena.