- Pubblicità -
Tempo di lettura: < 1 minuto

«Era contaminato dall’aria e dall’acqua e aveva macchie e segni sulla pelle». E’ quanto ha dichiarato agli inquirenti la cinquantenne, Verona Popescu, ex badante rumena, arrestata per omicidio volontario aggravato, dopo che ieri mattina all’alba ha ucciso ed evirato il suo compagno, Claudio Palladino di 63 anni. Otto coltellate che non hanno lasciato scampo all’uomo, quadro nell’azienda Manitou di Castelfranco Emilia, originario di Montemiletto.
Dopo un’ora la donna ha telefonato al 113 e confessato. Al pm Lucia De Santis e alla squadra Mobile ha dato la sua versione di quanto accaduto nell’abitazione al terzo piano di Mare Adriatico. All’arrivo della polizia Verona era in stato confusionale. Avrebbe chiesto agli agenti di esaminare i genitali dell’uomo dicendo che fossero «contaminati». Ha parlato del compagno come di un «nemico», ribadendo comunque che era l’amore della sua vita. Da una prima ricostruzione dei fatti emerge che la donna si sarebbe svegliata verso le 4 per preparare la colazione, poi verso le 5 avrebbe versato del liquido (forse olio) sul volto compagno che dormiva. Ne sarebbe nato un litigio che ha portato all’omicidio.
Lunedì la donna sarà sottoposta all’interrogatorio di garanzia davanti al gip. Contemporaneamente sarà conferito l’incarico per l’autopsia sul corpo dell’uomo.