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Quale sarà l’esito dell’ennesima crisi aperta in seno alla maggioranza del sindaco Laura Nargi?

Se lo chiedono in tanti in queste ore dopo che in un solo pomeriggio prima la Nargi ha revocato tre assessori di riferimento dell’ex primo cittadino Gianluca Festa, poi gli altri quattro della stessa area politica non hanno esitato a protocollare le proprie dimissioni per mostrare un segnale di compattezza e forza del gruppo. ( CLICCA E LEGGI QUI)

Ora al fianco della Nargi, che nella giornata odierna avrebbe preferito non recarsi proprio al Palazzo comunale nella sua stanza da sindaco al primo piano, sono rimasti sono l’assessore tecnico Alessandro Scaletti, unico supersite della giunta tecnica di quella che fu definita la fase uno, quindi Alberto Bilotta, del gruppo “Siamo Avellino” legato al sindaco e nominato lo scorso dicembre per dare avvio alla giunta politica.

L’esito della crisi politica, tra l’altro aperta dallo stesso sindaco già nel corso del Consiglio comunale sul bilancio di poche settimane fa,  quando proprio la giunta e tutti i consiglieri non si presentaron in Aula (CLICCA E LEGGI QUI), si comincerà a delineare nella prossima e imminente assise.

Già questo venerdì infatti è attesa la prima convocazione del Consiglio con all’ordine del giorno, oltre all’approvazione Tariffe Tari anno 2025, una mozione sensi dell’art. 68 del regolamento del Consiglio Comunale presentata dai gruppi di maggioranza, un’altra per la promozione della partecipazione al voto in occasione dei Referendum dell8 Giugno e quella presentata dal consigliere di minoranza Antonio Aquino “Rearm Europe” ma, soprattutto gli indirizzi per la nomina e la designazione di rappresentanti del Comune di Avellino presso enti, aziende ed istituzioni mandato 2024/2029.

L’ultimo casus belli tra Nargi e Festa è stata proprio la nomina del Presidente del Piano di zona, con il Sindaco in carica che prima aveva assicurato di aver individuato una figura di suo riferimento poi dopo 48 ore ha proposto alla giunta il suo nome, ma poco è cambiato per i festiani che avevano indicato Giovanna Vecchione.

Qualora non si dovesse raggiungere il numero legale, nella prima convocazione, gli argomenti verranno trattati, in seconda convocazione martedì 3 giugno ma dinanzi al quadro politico-amministrativo così frammentato, gli occhi sono tutti puntati sulle decisioni del Sindaco Nargi e sulle sue dichiarazioni in Aula.
Una crisi – l’ennesima- che, in altra parole, non può finire nell’oblio dell’agonia, posto che tra meno di un mese- il 24 giugno per l’esattezza, ricorre il primo “anniversario” dall’elezione di Laura Nargi. Tempo da perdere, lo chiede la città, in un modo o nell’altro davvero non non ce ne più.