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“Mi ha appena contattato telefonicamente il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, esprimendo piena solidarietà ai sindaci, alle comunità e alle famiglie degli studenti della provincia di Avellino per la grave emergenza idrica in corso. Il ministro ha chiarito che la competenza per dotare le scuole di sistemi di approvvigionamento idrico nelle fasi emergenziali spetta alla Protezione civile, mentre per gli interventi ordinari occorre rivolgersi alla Regione Campania”.
Così in una nota il sindaco di Montefredane, Ciro Aquino, che insieme ad altri primi cittadini di comuni della provincia di Avellino aveva sollecitato un intervento del ministero. “Lo ringrazio per la sensibilità dimostrata e per gli opportuni chiarimenti: un’ulteriore testimonianza di un ministro – aggiunge Aquino – attento ai bisogni dei territori, capace di indicare possibili soluzioni. Continueremo a portare avanti con determinazione la richiesta dello stato di crisi idrica, sollecitando Regione Campania e Protezione civile ad attivarsi. Non possiamo permettere che il futuro delle nuove generazioni venga penalizzato da una cattiva gestione del passato”.

Ma il Pd non si fida e con l’irpino Toni Ricciardi, vicepresidente del gruppo Pd alla camera e Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Pd, annuncia la presentazione di un’interrogazione ai Ministri per la Protezione Civile e per l’Istruzione e il Merito:

“L’emergenza idrica che da mesi attanaglia la provincia di Avellino sta mettendo a serio rischio un diritto fondamentale come quello allo studio. Non possiamo permettere che la scuola diventi la prima vittima della siccità”.

L’iniziativa parlamentare nasce in risposta al drammatico appello lanciato da quattordici sindaci irpini – in rappresentanza dei Comuni di Montefredane, Pietradefusi, Santa Paolina, Grottolella, Petruro Irpino, Solofra, Ospedaletto d’Alpinolo, Montemiletto, Paternopoli, Altavilla Irpina, San Potito Ultra, Mercogliano, Parolise e Montefalcione – che segnalano l’impossibilità di garantire l’apertura regolare degli istituti scolastici a causa della grave carenza d’acqua.

“Solo nella giornata odierna, si legge nell’interrogazione, a seguito di un guasto alla condotta adduttrice di Cassano Irpino, ben 63 comuni, incluso il capoluogo Avellino, risultano senz’acqua. I sindaci sono costretti a emanare ordinanze di chiusura delle scuole per motivi di sicurezza, compromettendo la continuità didattica e creando un precedente allarmante”.

“Chiediamo di sapere con urgenza quali iniziative immediate si  intenda adottare per garantire l’approvvigionamento idrico alle scuole attraverso adeguamenti infrastrutturali (serbatoi, sistemi di autoclave, reti alternative) e come si intenda supportare concretamente le amministrazioni locali nel fronteggiare l’emergenza e nel tutelare il diritto all’istruzione dei bambini e dei ragazzi irpini. È dovere delle istituzioni, concludono i dem, intervenire con tempestività e responsabilità. Non si può restare inerti di fronte a una crisi che, oltre a compromettere la quotidianità delle famiglie, mina le basi del nostro sistema educativo. Il diritto allo studio non può essere sospeso per mancanza d’acqua”.