Giornata di grande partecipazione a Materdomini, dove oggi si celebra la festa di San Gerardo Maiella, appuntamento tra i più sentiti e identitari dell’Irpinia. Fin dalle prime ore del mattino, un lungo flusso di pellegrini ha raggiunto la frazione di Caposele, per rendere omaggio al santo redentorista e vivere un momento di preghiera e raccoglimento nel santuario a lui dedicato.
Le strade del borgo si trasformeranno in un fiume di fedeli: famiglie, anziani, giovani, devoti provenienti non solo dalla provincia di Avellino ma anche da tutta la Campania e dal Sud Italia. L’atmosfera è quella delle grandi occasioni, fatta di silenzio e commozione, ma anche di colori, profumi e tradizioni popolari che resistono al tempo.
Il Santuario di Materdomini, dedicato a Maria Santissima Mater Domini e a San Gerardo Maiella, sorge nel luogo dove – secondo la tradizione – la Madonna apparve nel Medioevo a due pastori tra i sambuchi, chiedendo di costruire una cappella. Dal 1748, grazie all’arrivo di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori e dei Padri Redentoristi, il santuario è diventato uno dei più importanti luoghi di culto del Mezzogiorno. Proprio qui, il 16 ottobre 1755, morì San Gerardo Maiella, la cui figura continua a richiamare migliaia di fedeli ogni anno.
Canonizzato nel 1904, San Gerardo è venerato come protettore delle mamme e dei bambini, ma anche come simbolo di umiltà e fiducia nella Provvidenza. Accanto alla basilica storica sorge oggi la chiesa del Redentore, costruita negli anni Settanta e ricostruita dopo il sisma del 1980: un’opera moderna che rappresenta la rinascita della fede e dell’Irpinia intera.
Il complesso ospita spazi per la preghiera, sale di accoglienza e un museo votivo dove sono custoditi centinaia di ex voto, fotografie e oggetti donati da chi ha ricevuto una grazia. Ogni testimonianza è una pagina viva della devozione popolare che da secoli lega il popolo irpino al suo santo.
Nel pomeriggio, il momento più atteso: la grande processione con la statua di San Gerardo che attraverserà le vie di Materdomini, accompagnata da preghiere, canti e una profonda partecipazione popolare. A chiudere i festeggiamenti, come da tradizione, un suggestivo spettacolo pirotecnico illuminerà il cielo del borgo, salutando i pellegrini giunti da ogni parte d’Italia.
Nei nove giorni precedenti la festa si è svolta la tradizionale novena, un percorso di preparazione spirituale che ogni anno coinvolge migliaia di fedeli. Anche in questo 2025, Materdomini si conferma crocevia di fede e speranza, luogo dove la spiritualità incontra le radici più autentiche dell’Irpinia. La festa di San Gerardo non è soltanto una ricorrenza religiosa, ma un patrimonio identitario che continua a unire generazioni e territori nel segno della devozione e della memoria.