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Avellino – “È una giornata storica per Avellino. Finalmente dopo anni di attesa, il taglio del nastro che ha liberato l’Eliseo dall’ombra dell’incuria e della dimenticanza e ha dato nuova luce alla cultura cittadina”. Questo il commento del sindaco di Avellino, Gianluca Festa dopo il taglio del nastro dell’Eliseo in occasione del “Premio Ettore Scola“. “Finalmente riconsegniamo alla Città l’Eliseo, simbolo culturale per intere generazioni di avellinesi – fa eco il vice sindaco, Laura Nargi – Era uno degli obiettivi di questa Amministrazione e con grande sforzo ed impegno quotidiano siamo riusciti a portarlo a compimento. Si apre una nuova pagina per la cultura cittadina; si apre un percorso che questa amministrazione ha intenzione di intraprendere con il contributo di cittadini ed associazioni e che sono certa ci porterà a dare nuova vita ad un luogo identitario che per troppo tempo è rimasto vuoto e che, con l’aiuto di tutti, ci impegneremo a riempire di contenuti”.

“Nomi eccellenti e di fama internazionale danno il via alla prima Edizione del Premio Ettore Scola – conclude Festa –  Sotto la direzione artistica di Giovanni Veronesi, solo la prima di una serie di iniziative che faranno dell’Eliseo un punto di riferimento per la vita culturale di Avellino”. “Godiamoci questo momento, Avellino è al centro di questo progetto: realtà di provincia come queste valorizzano il cinema e qui mi sento davvero a casa – spiega Veronesi – L’Eliseo ha proprio il sapore del cinema, lo si vede anche dall’architettura. Ho saputo anche che è stato oggetto di atti di vandalismo. La politica deve pensare alla cultura, a tutto ciò che può fare istruzione, dando vita a iniziative come queste che sono fondamentali, rare”.

Presente anche la figlia del regista originario di Trevico, Silvia: “L’emozione è tanta, mio padre aveva un legame speciale con l’Irpinia – ammette – Non siamo tornati spesso qui, ma le sue origini povere hanno sempre avuto un punto cardine nella sua vita, anche con il legame con il Meridione. Aspetti che lo hanno portato a fare un cinema attento ai bisogni delle persone. Mancava un premio alla sua memoria – dice – Ringraziamo il sindaco di Avellino per questo e speriamo che sia all’altezza del suo cinema”.

La serata è proseguita con la consegna dei premi agli “Amici di Scola”, in sala a riceverli l’attrice Giovanna Ralli: “Scola è stata la cosa più bella che mi potesse capitare, Blake Edwards vide il film e mi chiamò – afferma l’attrice – Devo quindi ringraziarlo anche per questo”. Non solo la Rali in sala presente anche l’attore Edoardo Leo: “Scola ha ispirato più generazioni, mi avrebbe ispirato anche solo se lo avessi visto da lontano – dice – Recitavo per lui e lo guardavo come un napoletano guarda Maradona, come un bambino su una giostra”.