Tempo di lettura: 3 minuti

Dalla lavagna tattica di Coverciano ai campi d’allenamento di Avellino: in appena ventiquattr’ore, Raffaele Biancolino ha cambiato ruolo, ma non spirito. Archiviata la parentesi da studente, il tecnico biancoverde ha subito rimesso i panni del condottiero per guidare la sua truppa verso una delle sfide più delicate della stagione: la trasferta di Castellammare di Stabia.

Non sarà una gara come le altre. Il “Menti” promette di essere una bolgia, e il passato del Pitone in maglia gialloblù aggiunge ulteriore pepe a un incrocio già caldo. Biancolino, però, non arretra. Anzi, più l’ambiente si infiamma, più lui si accende. Il suo Avellino arriva al confronto con un’idea precisa: essere squadra, compatta, affamata.

La settimana è stata di studio intenso. Biancolino e il suo staff – Foria e Santi per l’analisi video, Ametrano e Riccio per la parte tecnico-atletica – hanno scandagliato ogni movimento della Juve Stabia. Il gruppo allenato da Ignazio Abate è tra le sorprese del torneo: solido, equilibrato, concreto. Otto reti segnate, otto subite, un’identità chiara costruita su un 3-5-1-1 che lascia poco spazio all’improvvisazione. Il direttore sportivo Matteo Lovisa ha lavorato bene anche in estate, sostituendo l’ex Adorante con Gabrielloni, attaccante di esperienza e fiuto del gol, pronto a tornare titolare dopo lo stop di Carrara.

Sul fronte irpino, il rebus è tutto tattico. Biancolino non si è mai legato ai numeri: cambia modulo come cambia approccio, in base alla gara e agli uomini a disposizione. Il 3-5-2 resta l’opzione più “logica”, ma il 3-4-2-1 – con due fantasisti dietro la punta – resta una tentazione concreta.

Sounas e Palmiero garantiscono equilibrio e palleggio in mezzo, mentre sulle corsie si rivedranno Missori e Cagnano. Davanti, Crespi sembra aver guadagnato credito su Lescano, mentre Biasci e Insigne rappresentano le armi d’imprevedibilità che il tecnico tiene pronte nel cassetto. Nel frattempo, si monitora con attenzione la condizione di Gennaro Tutino, che ha ripreso a lavorare parzialmente con il gruppo: l’obiettivo è riuscire a inserirlo tra i convocati per il derby, un recupero che darebbe morale e nuove soluzioni offensive ai lupi.

IL BOMBER.  Il 31 agosto 2025 resterà una data indimenticabile per Cosimo Patierno, protagonista del suo esordio in Serie B con l’Avellino. Un sogno inseguito fin da bambino, coronato al Braglia di Modena. La gioia del debutto è durata poco: un’infezione virale lo ha costretto a fermarsi, affrontando giorni difficili tra febbre, stanchezza e isolamento. L’attaccante biancoverde ha seguito con pazienza il protocollo di recupero, assistito dallo staff medico e dal sostegno della famiglia. Dopo le prime analisi incoraggianti, è tornato al Partenio per riabbracciare i compagni e respirare di nuovo l’atmosfera del campo. Il percorso di guarigione prosegue, con l’obiettivo di rientrare presto in gruppo e riprendere il filo di una stagione iniziata con emozione e sacrificio.

LA DESIGNAZIONE.  Sarà Giuseppe Mucera di Cagliari a dirigere il derby campano tra Juve Stabia e Avellino, in programma sabato 18 ottobre alle 17:15 allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia. Ad assisterlo ci saranno Dario Garzelli di Livorno e Marco Colaianni di Bari, mentre il quarto uomo sarà Andrea Colombo di Como. Al VAR è stato designato Alessandro Prontera di Bologna, con Matteo Gariglio di Pinerolo in qualità di AVAR.