“Dal 2019 siamo sempre dalla stessa parte: quella di una dura opposizione a Gianluca Festa, un Sindaco che ha rovinato la città di Avellino. Siamo i riferimenti principali della lista del Partito Democratico che da anni si batte per questa città e nessuno può venirci a dire quello che possiamo o non possiamo fare”.
E’ la premessa di Luca Cipriano, capogruppo dem in Consiglio comunale ad apertura dell’Assemblea pubblica convocata questo pomeriggio al Circolo della Stampa alla presenza di una foltissima pattuglia di militanti del partito, dirigenza, poi anche l’ex Sottosegretario Umberto Del Basso De Caro.
C’è il consigliere regionale Maurizio Petracca (guarda il alto la videointervista), ci sono diversi consiglieri comunali della città, con Rino Genovese che decide di accomodarsi in prima fila.
Un’assenza che pesa, quella del consigliere dem Ettore Iacovacci, così come non c’è quella parte del Pd e del centrosinistra vicino alle posizioni dell’ex candidato sindaco Tonino Gengaro che sin dal primissimo appello del sindaco Laura Nargi alle larghe intese per salvare l’amministrazione, si è opposto fermamente a qualsiasi possibilità di dialogo.
Cipriano chiarisce come i consiglieri del gruppo Pd confermeranno convintamente il no al bilancio che già settimane fa è stato bocciato in Aula e che di fatto ha aperto la crisi più buia per il futuro dell’amministrazione.
“Se questo Comune verrà Commissariato ha un solo responsabile e si chiama Gianluca Festa perchè, ribadisco, il Pd all 2019 è e rimane dalla stessa parte”, chiarisce ancora Cipriano invitando- tra gli applausi della sala- il Segretario provinciale dei dem, Nello Pizza, a convocare la Direzione provinciale prima della data del Consiglio comunale del 17 luglio, “al fine di cominciare già da orea a riportare linearità e trasparenza nel partito, a non imporre nomi calati dall’alto, e lavorare ad un candidato sindaco, previo lo strumento delle primarie, che davvero rappresenta l’anima del partito”, aggiunge il consigliere dem scaricando di fatto Gengaro e quella che definisce “una minoranza del partito”.
L’unico rammarico l’appello tardivo e debole, secondo Cipriano, del sindaco Nargi “È stata per undici mesi vittima di giochi di potere, di posizionamento, di guerre di poltrone. Ha sicuramente commesso errori, tra cui il più grave: non rivendicare fin da subito la propria autonomia e indipendenza, né al primo attacco, né al primo ricatto. Ha sbagliato nel non rispettare gli alleati che l’hanno sostenuta e portata alla vittoria al ballottaggio”
“La scelta del candidato sindaco l’abbiamo subita, altro che campo largo. Ed infatti abbiamo perso“, rincara la dose Nicola Giordano tirando di nuovo in ballo il caso Buonopane in Provincia, invitando il Presidente del Cirpu, la dirigente Pd Ida Grella a dimettersi “perchè la sua nomina è frutto di un chiaro accordo tra il Presidente della Provincia e l’ex sindaco Festa.
Abbiamo già espresso forti perplessità e scritto una lettera alla segretaria nazionale Schlein per segnalare quelle che, a nostro avviso, sono anomalie nel comportamento del presidente della Provincia”.
Quindi Petracca rincara la dose: “Qualche giorno fa, in questa stessa sede, si è tenuta una riunione di persone che hanno amministrato con Festa,che hanno fatto accordi con lui negli enti sovracomunali, che hanno organizzato congressi con Festa.
Insomma, questo gruppo dirigente, da quando si è insediato, ha cacciato Festa e i suoi sodali, ha provato a dare serenità al partito con tutti gli sforzi possibili, riuscendo a ottenere, in tutte le tornate elettorali regionali, europee e politiche, il risultato più alto della Campania. Poi se uno immagina di avere il “verbo” e che tutti gli altri debbano semplicemente ascoltare, non funziona più così. Sì è vero- risponde ad una domanda Petracca- Il Pd esce a pezzi, ma non per colpa nostra ma di quelli che qualche giorno fa hanno organizzato un’Assemblea in questo stesso luogo e a stento riuscivano a riempire le sedie a file alterne”.
Poi tocca a Enza Ambrosone che “sfido chiunque ad affermare che in queste settimane abbiamo sottoscritto accordi con la Nargi. Il nostro no al bilancio non è stato messo in discussione, ma è altrettanto vero che il Partito Democratico ora deve fare chiarezza. Sono amareggiata per lo spettacolo reso in queste settimane”.