La Chiesa irpina si unisce in un commosso abbraccio spirituale nel giorno del ritorno alla Casa del Padre di Papa Francesco. A nome della Diocesi di Avellino, il Vescovo Monsignor Arturo Aiello ha diffuso un toccante comunicato in cui invita i fedeli a vivere questo momento nel silenzio, nella preghiera e nella luce della Risurrezione pasquale.
“Dinnanzi al mistero della morte l’enigma della vita è sommo”, recita la Gaudium et Spes – scrive il Vescovo Aiello – “vale per ogni uomo, anche per il Papa. Accompagniamo con la preghiera, con l’affetto, con la riconoscenza, col silenzio, il suo varcare la Soglia dell’eternità in questo Lunedì in Albis. Siamo nell’Ottava di Pasqua dove la Chiesa esulta abbagliata dalla Luce della Risurrezione e canta la Vita che non muore, in tanta luminosa Solennità accompagniamo Papa Francesco nel suo transito ed affidiamolo alla Misericordia di Dio che gli dice: ‘Vieni servo buono e fedele, ricevi il premio che ti è riservato”.
Il Vescovo ha inoltre rivolto un pensiero speciale alla Chiesa universale, invocando unità e comunione in un momento delicato: “Preghiamo per la Chiesa perché in questo momento ritrovi quella unità per cui Gesù ha pregato alla vigilia della sua Passione: ‘Che siano, Padre, una cosa sola, come Noi”.
La Diocesi di Avellino si riunirà giovedì 24 aprile, alle ore 20.00, in Cattedrale, per una solenne Celebrazione Eucaristica in suffragio di Papa Francesco.
Anche l’Abate di Montevergine, Riccardo Luca Guariglia, e l’intera comunità benedettina si sono uniti al cordoglio universale, ricordando il Papa come figura centrale della Chiesa contemporanea. “Nei dodici anni di pontificato, Francesco ha impresso un marchio indelebile, che fin dai primi anni sulla Cattedra di Pietro lo avevano fatto riconoscere come il Pontefice della misericordia e degli ultimi, per la grande attenzione da lui dedicata ai poveri, ai perseguitati per la fede”.
Il messaggio ricorda anche alcuni momenti emblematici del suo pontificato, come la preghiera solitaria in Piazza San Pietro del 27 marzo 2020, in piena pandemia, e l’incontro con la comunità benedettina durante l’Anno Verginiano, in cui il Santo Padre volle esprimere gratitudine per il contributo offerto alla custodia della fede e della spiritualità.
“Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù – si legge nella nota – la Comunità Benedettina di Montevergine raccomanda l’anima di Papa Francesco alla Misericordia di Dio, riconoscendo in lui un Papa che ha dato tanto alla Chiesa dei nostri tempi”.
Papa Francesco ha segnato un’epoca con il suo stile pastorale diretto, la sua attenzione verso i più fragili, la sua visione di una Chiesa sinodale, umile e in cammino. L’Irpinia, terra di fede e di antiche radici spirituali, lo accompagna oggi con affetto, nella certezza che il suo esempio continuerà a ispirare le generazioni future.