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Napoli – Consueto appuntamento settimanale con la diretta streaming del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca per fare il punto sull’emergenza Covid-19.

“Un imponente piano economico – sociale per la Regione Campania. Così ha esordito De Luca: “Parliamo di un piano di circa 500 milioni di euro, nel quale ci saranno risorse per le fasce più deboli, per le zone che hanno un alto insediamento di immigrati, per la tutela delle donne, per il sostegno al turismo e alle aziende, per gli autonomi e i professionisti. Ma soprattutto faremo in modo che l’assegnazione dei fondi avvenga in maniera rapida, senza inutili appesantimenti burocratici”.

Poi la fotografia della questione strettamente sanitaria: “Riscontriamo un rallentamento del diffondersi dell’epidemia nelle regioni del Nord, mentre il contagio sembra crescere al Sud. Inoltre in Campania registriamo l’età media più basso per i contagi, probabilmente ciò è dovuto al grande esodo di ritorno dal Nord. Abbiamo contrastato con forza l’ipotesi delle ‘passeggiate con i bambini’ per gli effetti potenzialmente nocivi che un’ordinanza di questo tipo avrebbe potuto avere. Non è il momento di allentare la presa ora, dobbiamo stringere i denti per almeno altri 10 giorni. Per questo, mentre mi sento di fare i complimenti al Ministro Speranza per come sta gestendo la situazione, trovo lunare il dibattito sulle competenze tra Stato e Regioni”.

“In Campania abbiamo 2677 contagiati. Stiamo facendo un lavoro incredibile per raddoppiare il numero dei tamponi effettuati e alla giornata di ieri siamo a quota 20000. La situazione è del tutto sotto controllo e in Campania vi assicuro che non accadrà quanto avvenuto in Lombardia. Del resto, se non avessimo avuto i casi di Ariano e Sala Consilina, la situazione sarebbe ancora migliore”.

Poi una stoccata sulla questione rifornimenti: “Dei 400 ventilatori polmonari chiesti alla Protezione civile ne abbiamo ricevuti solo 36, e altri 5 da donazioni private. Dei 5000 caschi richiesti ne abbiamo ricevuti 0. Sulle mascherine ci siamo organizzati in maniera autonoma”.

Infine un appello: “Ci aspettano tempi lunghi. Non usciremo completamente da questa situazione fin quando non avremo a disposizione un vaccino. Ma bisogna avere speranza e continuare a fare il massimo”.