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Medico, ambientalista convinto nonchè Presidente dell’Associazione “Salviamo la nostra Valle del Sabato”, il dottor Franco Mazza lancia un appello su facebook a sostegno della sanità pubblica che subito fa proseliti.

Mazza racconta una storia accaduta di recente che riportiamo integralmente:

“E’ una storia che vale la pena raccontare. E’ una storia vera.

Per ovvi motivi di riservatezza chiamerò la paziente Giulia, nome diverso da quello vero.
Una mattina Giulia viene contattata per sottoporsi allo screening della mammella e qui abbiamo la prima protagonista di questa storia: la sig.ra Liliana Puzo.
 
Giulia è sorpresa dalla cortesia, il garbo, la dolcezza e la professionalità di Liliana che sa proporre, spiegare e argomentare sulla necessità di eseguire la mammografia che Giulia non faceva da almeno 10 anni. Nel giorno stabilito Giulia si reca in ASL e qui incontra un tecnico di radiologia, Gaetano, molto garbato, discreto, professionale che le esegue l’esame in pochissimo tempo.
 
Dopo due giorni Liliana telefona a Giulia: “Signora, deve eseguire una risonanza magnetica perché c’è un problemino, ma non si preoccupi. Adesso le organizziamo tutto noi”. In pochi giorni Giulia si sottopone alla RMN e alla biopsia facendo conoscenza con i bravissimi dottori Ruggiero e Romano e altre due straordinarie professioniste: la dottoressa Volpe, Direttore UOC Radiologia del P.O. di Ariano Irpino e la dott.ssa Marcella Buono, dirigente della Radiologia del Moscati.
Due dottoresse brave, sorridenti, disponibili e molto preparate. Purtroppo a Giulia viene diagnosticata una piccola lesione che va rimossa e qui entra in gioca l’U.O.C. Brest Unit del Moscati diretta dal dott. Carlo Iannace. Giulia viene più volte visitata in reparto finché non si ricovera nel giorno programmato per l’intervento. Qui Giulia trova un clima di grande affetto e cortesia da parte innanzitutto del dott. Iannace, persona squisita e grandissimo professionista, ma anche dalla dirigente dott.ssa Guerriero, Teresa, Enrico e tutto il resto del personale dell’unità operativa. Giulia nei tre giorni di ricovero si è sentita a casa: disponibilità, cortesia, assistenza e…sorriso sempre!
 
Ora Giulia è a casa, l’intervento è andato bene, grazie al SSN è stata assistita senza pagare un euro, ha risolto un problema che se non conosciuto e non affrontato avrebbe potuto avere conseguenze molto gravi.
 
Cosa ha appreso Giulia da questa esperienza:
1) è importante sottoporsi ai controlli sanitari periodici, senza trascurarsi,
2) il SSN ti assiste in modo gratuito e, nel caso in esame, facendoti sentire curato, coccolato e ben voluto.
Il messaggio che Giulia vuole rivolgere a tutte le donne è: “Controllatevi, fate gli screening previsti dalla ASL di Avellino. Grazie alla mammografia io ho evitato di contrarre una forma avanzata di cancro ed ho sottratto me e la mia famiglia da sicuro dolore e da sofferenze a cui non voglio nemmeno pensare. Vogliatevi bene!”