“Desidero esprimere solidarietà umana all’amministratore dell’Alto Calore, avvocato Antonello Lenzi, che con le sue dimissioni ha compiuto un gesto di chiarezza e dignità. La sua scelta, maturata in un contesto ostile e segnato da ingerenze politiche, sono il segnale evidente di una gestione ormai al capolinea”. Così il consigliere regionale della Campania Livio Petitto, riferimento di Forza Italia.
“Il vero nodo, lo dico da tempo non sospetti, è politico- prosegue- il centrosinistra, che da anni governa la Regione e controlla la società, ha fallito su tutta la linea. Ha promesso riforme e risanamento, ma ha prodotto soltanto immobilismo, clientelismo e sprechi. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: un’azienda piegata dalle difficoltà finanziarie, un servizio idrico sempre più precario, e cittadini costretti a subire disservizi continui con la beffa degli aumenti. Le dimissioni di Lenzi non possono diventare l’ennesimo pretesto per scaricare responsabilità: questa è la resa finale di un modello politico che ha logorato l’Alto Calore e che ha tradito le comunità dell’Irpinia e del Sannio.
È tempo di dire basta – conclude il consigliere regionale – Servono discontinuità e coraggio, servono scelte trasparenti e amministrazioni libere dai vincoli del vecchio sistema di potere che ha portato al fallimento. L’acqua è un bene primario, non un terreno di spartizioni di partito: chi governa la Regione e chi ha avuto in mano le redini della società deve assumersi le proprie responsabilità davanti ai cittadini”.