“La possibilità di sciopero per i lavoratori è sacrosanta sempre, ma sulla questione Irpiniambiente bisogna dire che si sarebbe potuto tranquillamente evitare poiché completamente inutile. Qualsiasi sia la “fine” della gestione dei rifiuti in Irpinia, agli attuali lavoratori di Irpiniambiente saranno garantiti per legge posti di lavoro e salari.
Dunque perché uno sciopero? Cosa, davvero, si potrà ottenere? A nostro avviso soltanto un doppio danno: un’interruzione di pubblico servizio, con tutte le conseguenze negative del caso per cittadini e decoro urbano, ed un’inutile preoccupazione per i lavoratori e le loro famiglie. Questo attaccamento quasi morboso alla gestione pubblica da parte di sindacati e parte (ancora non ben definita) di politica porta ad una percezione errata della realtà: si demonizza il privato alludendo a tagli di posti di lavoro con l’accetta o, peggio, all’arrivo dato per certo della della criminalità organizzata.
Proviamo a vedere le cose da un altro punto di vista. È notizia di queste ore il risparmio che Irpiniambiente avrebbe ottenuto per il conferimento dell’umido: in pratica si è trovato un posto dove smaltire l’umido che costa la metà di quanto pagato finora. Ha più interesse a risparmiare il gestore pubblico sempre garantito o il privato che ci mette, oltre alla faccia, il suo rischio di impresa? Se la gestione fosse stata privata, questa semplice ricerca di mercato quando sarebbe stata effettuata? Ve lo diciamo noi: sicuramente prima! Chi ci guadagna da questo risparmio? I contribuenti. Quanto avrebbero guadagnato se questo risparmio fosse stato cercato prima? Molto”. Così in una nota, Manlio Lomazzo, +Europa Avellino.