La trentaduesima edizione del rapporto “Ecosistema Urbano” di Legambiente, redatto in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, conferma un quadro chiaro: il Sud continua a inseguire, ma Avellino fa eccezione. Il capoluogo irpino sale al 52° posto nella classifica nazionale, con un punteggio complessivo del 55,51%, guadagnando 14 posizioni rispetto alla precedente edizione. Un risultato che la porta a essere la prima città della Campania e una delle poche realtà meridionali capaci di migliorare la propria performance ambientale.
Aria pulita e territorio tutelato.
Avellino conferma il proprio punto di forza nella qualità dell’aria, con dati tra i migliori in Italia: Pm10 a 18 µg/m³ (15° posto), Pm2,5 a 10 µg/m³ (16° posto), solo 4 giorni di superamento per l’ozono (15° posto) e biossido di azoto a 18,5 µg/m³ (35° posto). Numeri che fotografano una città dall’aria pulita, lontana dalle criticità delle grandi aree urbane. Positivi anche i dati sull’uso efficiente del suolo, con un indice di 8,0 (18° posto), segno di una crescita urbana contenuta e rispettosa del territorio.
Rifiuti e raccolta differenziata.
Molto buono il dato sulla produzione dei rifiuti, pari a 422,1 kg per abitante (10° posto). Più modesta la raccolta differenziata, al 62,8% (67° posto), comunque in linea con la media nazionale ma ancora distante dagli obiettivi fissati a livello europeo.
Mobilità sostenibile ancora in ritardo.
Il vero punto debole resta la mobilità urbana. Il trasporto pubblico registra solo 32,6 viaggi per abitante all’anno (61° posto), le piste ciclabili si fermano a 1,3 metri ogni 100 abitanti (95° posto) e le isole pedonali raggiungono appena 2,6 metri quadrati per abitante (94° posto). Il tasso di motorizzazione, con 66 auto ogni 100 abitanti, conferma la forte dipendenza dall’automobile privata.
Verde, energia e vivibilità.
Sul fronte ambientale, Avellino mantiene un equilibrio soddisfacente: 17,9 metri quadrati di verde per abitante (59° posto) e 17 alberi ogni 100mila residenti (53° posto). Da segnalare il buon risultato del solare pubblico, con 9,5 kW ogni 1.000 abitanti (24° posto), segno di un interesse crescente verso le energie rinnovabili.
Il confronto con il Sud.
Nel contesto meridionale, Avellino rappresenta una delle poche note positive. Solo Cosenza, al 16° posto, riesce a entrare nella top 20 nazionale, pur perdendo tre posizioni rispetto all’anno scorso. In fondo alla classifica si concentrano nove città del Sud – Caltanissetta, Caserta, Catania, Palermo, Catanzaro, Napoli, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria – tutte sotto il 35% del punteggio, con le ultime tre addirittura al di sotto dei 25 punti su 100.
Avellino, città che resiste.
Nel panorama del Mezzogiorno, Avellino si conferma una città che resiste, capace di coniugare aria pulita, basso impatto ambientale e tutela del suolo. Restano criticità sulla mobilità e sulla vivibilità urbana, ma il progresso rispetto all’anno precedente è evidente.
Un segnale incoraggiante per una città che, passo dopo passo, si afferma come modello ambientale di riferimento in Campania.