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Gesualdo (Av) – I fuochi d’artificio erano la sua più grande passione, la stessa che ha spezzato la sua vita. E’ stata recuperata dai Vigili del Fuoco del distaccamento di Grottaminarda, intorno alle 19.30 di ieri, la salma di Michele D’Adamo. 

Michele, padre di tre figli e marito di Orietta, è rimasto vittima nel primo pomeriggio di ieri a causa dell’esplosione del suo deposito di fuochi d’artificio. L’uomo proprio lì confezionava giochi pirotecnici apprezzati e conosciuti in tutta l’Irpinia, aveva  grande esperienza in questo lavoro e i suoi fuochi spesso hanno illuminato il cielo di Gesualdo e degli altri comuni vicini, durante diverse serate di festa. 

I familiari, straziati, si sono allontanati dal luogo della tragedia, profondamente provati dopo l’accaduto, che ha spazzato via ogni speranza. Sul luogo anche alcuni amici del 50enne insieme a una folla di persone accorsa sul posto.

Sul posto il procuratore Rosario Cantelmo insieme al comandante provinciale dei carabinieri di Avellino Massimo Cagnazzo e al capitano della compagnia di Mirabella Eclano Domenico Signa.

Al lavoro gli uomini della scientifica. Ora saranno le indagini a stabilire con esattezza che cosa realmente è accaduto e cosa abbia potuto provocare una esplosione del genere. 

La salma di Michele D’Adamo è stata trasferita in obitorio, all’ospedale Moscati di Avellino, a disposizione della magistratura. L’area interessata dalla violenta esplosione è al momento sotto sequestro.