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C’è un valore simbolico forte nella scelta di tenere l’incontro dell’Osservatorio provinciale sulla sicurezza proprio all’interno dell’ex cinema Eliseo, nel cuore di Avellino. Un edificio che, per decenni, è stato un punto di riferimento per la vita culturale della città e che oggi si presenta come un contenitore ferito, segnato dal tempo, dall’incuria e dall’abbandono”.

A sottolinearlo è stata il commissario straordinario del Comune di Avellino, Giuliana Perrotta, che nel suo intervento ha voluto rivolgere un  messaggio che va oltre il tema della giornata, anche riguardo alle ennesime rassicurazioni sulla questione finanziaria dell’Ente: “Abbiamo voluto organizzare questo incontro proprio qui, in un edificio che è un luogo di cultura, ma che, ahimè, è stato abbandonato. Da qui dobbiamo ripartire anche per capire che cosa fare di questo contenitore e di altri”. E proprio alla vigilia dell’incontro erano state ripulite anche le facciate 

Già ieri, nel corso della conferenza stampa in Comune ( CLICCA E LEGGI QUI)
Perrotta
ha annunciato di voler restituire alla comunità anche la cosiddetta Casetta di vetro di Piazza Kennedy, con l’imminente pubblicazione di un bando per cercare nuovi gestori. 

Quindi la Casa della Cutura cinematografica: “Siamo quo, in questo luogo, per dire che la sicurezza passa anche attraverso la cura dei luoghi, il recupero degli spazi pubblici e la restituzione alla comunità di ciò che per troppo tempo è rimasto chiuso e dimenticato”.

Ma non si tratta solo di un gesto simbolico. “Abbiamo in mente di realizzare alcune iniziative e abbiamo già preso contatti con il Ministero della Cultura. Stiamo inoltre coinvolgendo altre associazioni che operano in questo ambito, nel campo del teatro e del cinema, perché questa potrebbe essere – e probabilmente è – la sua vera vocazione”, ha aggiunto il Commissario.

“Riaprire l’Eliseo – ha concluso il commissario Perrotta – significherebbe ridare vita a un luogo che appartiene alla memoria collettiva della città, ma anche guardare al futuro con fiducia, costruendo nuove opportunità di aggregazione e di crescita culturale.”

Ex Eliseo, la pulizia delle facciate costa quasi novemila euro