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Avellino – “Al termine del ballottaggio potrò dire di essere il sindaco di tutti, e lo farò da uomo libero”. Gianluca Festa parla al comitato elettorale all’indomani dello spoglio elettorale che lo ha posto in sfida il prossimo 9 giugno contro Luca Cipriano per la poltrona di sindaco di Avellino. Partiamo dall’ABC (Azione, benessere e comunità) e’ questa la base del programma del candidato sindaco delle liste W la Libertà, Vera, Davvero e Ora Avellino.

“La vera rivoluzione sarà quella di far tornare Avellino normale – spiega Festa – Tutto ciò attraverso una sana amministrazione basata su diversi punti e soprattutto di sane azioni per il commercio, cultura e per valorizzare il patrimonio comunale. Benessere significa interesse nei confronti del verde e dei nostri amici a quattro zampe, ma soprattutto risolvere il problema del San Francesco creando una pista ciclabile. Non solo. Puntiamo ad essere primi in Italia per la raccolta differenziata. Nessuno sarà più solo. Ogni giorno saremo vicini alle persone disagiate”.

Nei prossimi giorni Festa presenterà tre esperti per la città: “Avranno un ruolo strategico – ammette – Sono persone di altissimo profilo che mi accompagneranno nell’attività amministrative senza compenso. Nessun nome per ora, sabato sveleremo il tutto”. “Abbiamo sempre parlato alla città – continua Festa incalzato dalla situazione alleanze – C’è stato grande condivisione. Continueremo ad illustrare la nostra proposta di governo agli avellinesi convinti di ottenere il consenso apprezzando la concretezza messa in campo. L’unica alleanza sarà fatta con gli avellinesi, ma non ben altri che hanno fatto il patto con il diavolo. Il popolo vincerà con noi. Le altre forze politiche avranno modo di capire il mio programma e non altri che fanno riferimenti a Bilbao, Rotterdam o Madrid”.

Non mancano le frecciatine nei confronti di Cipriano: “Ultimamente da quando frequenta Nicola Mancino, che voleva abbattere con la palla da bowling ha un pò amnesie – spiega Festa – Ricordo la prima fila del suo comizio con i dinosauri (Mancino, De Luca, D’Amelio o i il Pd di Iavocacci). Credo che la gente conosce bene dove è collocata la vecchia politica”. “Cipriano sa bene che ha perso – continua – Io gli rispondo con un sorriso, ma soprattutto può stare sereno”. “Ad oggi è ostaggio di Iavocacci, Poppa o Ciccullo – conclude – Il Pd si è consegnato, ma è una scelta irresponsabile dal punto di vista politica”.