- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Avellino – “E’ stato un gesto d’amore, fatto con il cuore, per non lasciare morire settantuno anni di storia”. All’indomani della tripla allo scadere (leggi qui) che ha evitato l’esclusione dalla Serie B della Scandone parla il sindaco di Avellino, Gianluca Festa. “Intorno a me non ho trovato tanto aiuto – spiega – Da qui la decisione di versare la somma per l’iscrizione. Senza il versamento saremmo già scomparsi.  Non mollerò mai fin quando potrò combattere per salvare pallacanestro e calcio”.

Festa ha ripercorso la giornata di ieri: “Dopo una serie di telefonate, cadute nel vuoto, ho deciso di procedere da solo. Intorno alle 22.38 ci sono riuscito ed ho avvisato il presidente della FIP Gianni Petrucci e il suo vice – spiega – Mi sono interfacciato anche con l’attuale con la proprietà attuale, ma siamo in attesa di sapere il responso da parte della federazione”. Il sindaco chiarisce la provenienza della somma versata: “Sono soldi miei presi dal libretto di risparmio – continua Festa – Tutto ciò è avvenuto grazie alla disponibilità mostratami da mia moglie. Ho cercato di fare la mia parte. Sono convinto che se si dovessero creare le condizioni anche altri seguiranno il mio esempio”. Non c’è solo il basket da salvare, ma anche il calcio: “Ci sono imprenditori seri ad acquistare l’Avellino – spiega – E’ evidente che ci attendiamo una risposta dopo il 12 luglio. Se ci sarà la possibilità di cedere la società ci impegneremo a trovare un acquirente solido”.