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Avellino – Il CSV ha promosso e organizzato la festa del volontariato che venerdì scorso, che per il terzo anno si è svolta nell’ambito dello sportdays, manifestazione sportiva e importante momento di aggregazione tra i più longevi della nostra provincia, giunto quest’anno al suo diciottesimo anniversario. Protagoniste indiscusse della giornata, le associazioni della provincia sono state la cornice e la scenografia come in una bella rappresentazione teatrale. Ognuna al proprio banchetto, hanno accolto bambini e famiglie per offrire loro, sotto il sole cocente, gelati, pop corn, zucchero filato e coccole a non finire, qualche ora da trascorrere insieme nella spensieratezza della lunga giornata estiva, circondati dal verde dei giardini e dal vociare allegro dei bambini. Un’atmosfera di divertimento e leggerezza, in cui i genitori hanno avuto la possibilità di entrare in contatto con il volontariato in un contesto non istituzionale e toccare con mano l’impegno e la vocazione che spinge i volontari a investire se stessi, il proprio tempo e le proprie energie in un progetto di vita che guarda e cura il bene altrui insieme al proprio.

Mangiafuoco, trampolieri, gonfiabili, teatro dei burattini e caccia al tesoro sono state attrazioni e attività che hanno polarizzato l’attenzione e la meraviglia di adulti e bambini e impegnato tanti giovani nell’organizzazione e nella gestione del programma. Una festa colorata e rumorosa quanto basta, un toccasana per mente e corpo che, a dispetto della calura estiva, ha attirato grandi e piccini alla postazione di face painting e tatuaggi, nonché al momento “baby dance”, in cui la componente baby è stata molto simpaticamente minoritaria, per un risultato certamente esilarante. «Gli eroi sono tutti giovani e belli» recita il Guccini de “La locomotiva”, e anche l’artista Fabio Mingarelli parla di eroi «quelli che vogliono essere eroi e quelli che non ci pensano neppure, a diventarlo. Io amo i secondi – dice – quelli che non sanno di avere un dono, dentro; quelli che non immaginano che saranno ricordati per sempre, perché per loro è tutto normale quello che a noi appare straordinario». Ed è una verità, questa, che appartiene a tutti i volontari del mondo, nella loro essenza di straordinari, preziosi, inconsapevoli eroi.