Roberto Fico sarà il candidato del fronte progressista alle prossime elezioni regionali della Campania?
“L’ho già detto molte volte: oggi si parla di una coalizione che dev’essere ampia, in cui occorre un protagonismo autentico delle forze politiche, in cui siano presenti i moderati, un rinnovato impegno civico, collegialità e partecipazione. Bisogna porre al centro un programma ambizioso, che parta anche, e soprattutto, dalle aree interne — uno dei motivi per cui siamo qui oggi ad Avellino. I nomi, in ogni caso, vengono sempre alla fine di un percorso”.
Così l’ex presidente della Camera dei Deputati in forza al M5S, Roberto Fico, ospite della quarta tappa di “Cantiere Democratico”, a cura del Circolo PD Aldo Moro di Avellino, con il titolo “Aree Interne della Campania: quale futuro?”, alla presenza di Vincenzo Ciampi Consigliere regionale, Bruno Gambardella Radicali Italiani, Giancarlo Giordano Sinistra Italiana, e il consigliere comunale Pd Antonio Gengaro.
Fico ribadisce in più battute come alla gente interessi partecipare perchè “desidera una classe dirigente capace, qualificata, animata da spirito di servizio e senso di responsabilità”.
Alla domanda su quale sia il giudizio dell’operato del Presidente uscente della Campania, Vincenzo De Luca, Fico si trincera più volte dietro ad un secco no comment, ma all’insistenza dei cronisti ricorda come a lui intressi il programma: “Se dico che è necessario rafforzare la sanità pubblica- argomenta- lo dico perché è evidente che occorre farlo sempre di più. Se parlo di trasporti, è chiaro che bisogna investirci con maggiore convinzione. Se menziono le questioni ambientali, è perché sono cruciali, così come lo è il rapporto con le imprese, che rappresentano il motore della nostra regione”.
E chi pensa che l’ex Presidente della Camera, uno dei membri storici del M5s, potrebbe essere un ostacolo per l’unità della coalizione del campo progressista, il diretto interessato ribatte: “Stiamo parlando del nulla. Dobbiamo prima concentrarci sul programma. Il campo largo di Napoli viene spesso indicato come modello. In questo momento abbiamo vinto a Genova, a Ravenna, in Sardegna; governiamo Napoli da tre anni — la terza città d’Italia per importanza — e mi sembra che stiamo lavorando nel modo migliore.
È giusto – aggiunge- che vi sia discussione, che emergano differenze e che si apra un dibattito, purché tutto avvenga nell’interesse comune: quello di migliorare la vita delle cittadine e dei cittadini. Questo è ciò che cont”a.
Intanto il Consiglio regionale il M5S si è astenuto sulla proposta di modifica del termine per le dimissioni dei sindaci che intendono candidarsi alle regionali. La decisione è stata definita anche da ANCI come una forzatura da parte dei consiglieri uscenti, che vedono di malocchio la partecipazione dei sindaci: “Ritengo che i nostri consiglieri – dice sul punto Fico- abbiano compiuto una valutazione autonoma, scegliendo l’astensione. Tuttavia, credo che la partecipazione debba essere posta al centro della vita politica. Chi desidera candidarsi, chi vuole contribuire con il proprio impegno, deve poterlo fare. I partiti, su questo, dovrebbero mostrarsi aperti”.