- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Prove di intesa tra l’Industria Italiana Autobus ed il sindacato. Nel corso dell’incontro di ieri pomeriggio presso lo stabilimento di Flumeri, sono state analizzate, punto per punto, le questioni sollevate dalle  sigle sindacali presenti al tavolo: Uil, Cgil, Cisl, Ugl, Fismic. Sicuramente l’entrata di un partner finanziario pubblico rimane la sola possibilità di salvezza ed è strategica per accellerare il Piano di sviluppo. questa la tesi dei vertici aziendali.

Intanto il primo dato significativo emerso è la volontà, espressa dall’ amministratore delegato Stefano Del Rosso, di mantenere a Flumeri la produzione. Infatti secondo i proprositi della proprietà, da febbario dovrebbero rientrare in azienda  lavoratori e un pooco alla volta, entro il 2018, gli operai  occupati dovrebbero essere 220 anche se a regime le unità previste dovrebbero arrivare a 293.

 In ogni caso, seppure nel corso del confronto siano  riemerse tutte le preoccupazioni espresse presso il Ministero dello Sviluppo , la sensazione è quella che il sindacato intenda fare appello al senso di responsabilità e confermare, in questa fase, la fiducia ai vertici aziendali.

Scondo quanto ci ha riferito Del Rosso questo partner finanziario pubblico appare strategiglo per accellerare il Piano di Sviluppo – spiega il segretario Uil Nino Altieri – Entro il 15 febbraio ci dovrebbe essere comunicato il nome, quindi non possaiamo che aspettare. Poi,  sempre secondo qualto prospettato da IIA, a marzo dovrebbe essere avviata la linea di produzione di montaggio per cui  lo stabilemeto di Flumeri dovrebbe assicurare la produzione, in media, di 20 o 30 autobus al mese. Nel frattempo l’azienda va resa autonoma , va cercato altro lavoro per il prossimo anno. Chiaramente tutto questo processo va realizzato tenendo incontri e verifiche periodiche. Una volta dimostrate le capacità di produzione, si potrebbe puntare a numeri più alti e pensare di  realizzare 500 autobus in modo da saturare tutta la mano d’opera a disposizione”.

Dunque si sono dati altro tempo i sindacati con la speranza che questo partner finanziario pubblico diventi una realtà per assiscurare quella liquidità necessaria a rilanciare l’attività.  Inizialmente come produzione era prevista la realizzazione di 280 scocche e 264 autobus al mese. Nel caso non fosse concretizzata questa ipotesi allora tutto il Piano di sviluppo andrebbe rivisto per non compromettere definitivamente l’attività della IIA –  Industria Italiana Autobus in Irpinia.