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Avellino – Ultima tappa del girone d’andata per l’Avellino. Una sfida dal sapore antico che riporterà in Irpinia – diciassette anni dopo – il tecnico Zdenek Zeman, oggi sullo scranno del Foggia. L’Avellino di Piero Braglia vuol dare continuità alla striscia di risultati utili consecutivi conquistati. Entrambe almeno sul campo hanno ottenuto gli stessi punti in classifica, 31. I satanelli devono fare i conti con una penalizzazione di quattro punti.

All’appuntamento interno, Braglia confermerà il canonico 4-3-3. Unico assente di giornata Carriero appiedato per un turno dal Giudice Sportivo. Forte tra i pali; Dossena e Silvestri al centro della difesa; Ciancio a destra, Tito sul versante opposto; Aloi maggior indiziato a centrocampo con le conferme di Matera e D’Angelo; Kanoutè e Di Gaudio a supporto di Maniero in attacco.

Il boemo confermerà il canonico 4-3-3, Volpe tra i pali visto l’assenza di AlastraNicoletti, Di Pasquale, Sciacca e Garattoni a comporre la linea difensiva. In mezzo al campo spazio a Garofalo insidiato da Rocca, Peterman e Gallo, con Curcio, Ferrante e Tuzzo in avanti.

Le probabili formazioni di Avellino-Bari (fischio d’inizio ore 14.30):

Avellino (4-3-3): Forte; Ciancio, Silvestri, Dossena, Tito; Aloi, Matera, D’Angelo; Kanoute, Maniero, Di Guadio. A disp.: Pane, Mignanelli, Bove, Rizzo, Scognamiglio, Sbraga, De Francesco, Mastalli, Micovschi, Gagliano, Plescia. All.: Braglia.

Foggia (4-3-3): Volpe, Garattoni, Di Pasquale, Sciacca, Nicoletti; Garofalo, Petermann, Gallo; Tuzzo, Ferrante, Curcio. A disp.: Dalmasso, Di Jenno, Martino, Rizzo Pinna, Rocca, Maselli, Merkaj, Vigolo. All.: Zeman.

Arbitro:  Federico Longo della sezione di Paola. Assistenti: Emanuele De Angelis e Francesco Valente della sezione di Roma 2.  Quarto ufficiale: Dario Madonia della sezione di Palermo.