Il commissario straordinario alla guida del Comune di Avellino, Prefetto Giuliana Perrotta, ha deciso di revocare due delibere assunte dalla precedente amministrazione guidata dall’allaora sindaco Gianluca Festa e confermata da Laura Nargi.
Si tratta della Costituzione della Fondazione di partecipazione delle strutture culturali (Ex Eliseo, Teatro Carlo Gesualdo e Villa Amendola) (LEGGI QUI LA DELIBERA) e all’adezione dell’Ente a Città del Vino. (LEGGI QUI LA DELIBERA)
Le due iniziative, annunciate a suo tempo come strumenti di promozione culturale e turistica, non hanno mai trovato reale applicazione. Né la Fondazione, né l’ingresso nel circuito delle Città del Vino sono stati resi operativi negli anni successivi alle delibere, restando di fatto solo sulla carta.
In particolare la gestione degli immobili comunali a vocazione culturale, al netto della nomina di un Cda con tanto di Direttore Generale selezionato con procedura pubblica ( vInta dal professor Angelo Maietta ndr) dall’amministrazione Festa, nomina notificata poi dall’amministrazione Nargi (CLICCA E LEGGI QUI)
Una nuova revoca che, come già avvenuto con la rideterminazione della stagione del Teatro Gesualdo risponde a una precisa esigenza di razionalizzazione della spesa pubblica: l’adesione ha comportato oneri economici a fronte di nessuna ricaduta concreta per la città. La scelta si inserisce in un quadro di revisione degli impegni finanziari dell’Rnte, già appesantito da una situazione di bilancio delicata.
La Fondazione di partecipazione delle strutture culturali, nelle intenzioni dell’ex amministrazione, avrebbe dovuto fungere da cabina di regia per la valorizzazione dei beni culturali cittadini. L’adesione all’associazione Città del Vino, invece, puntava a inserire Avellino in una rete nazionale di comuni a vocazione vitivinicola, con l’obiettivo di rafforzarne l’immagine turistica.