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Una presentazione dal sapore speciale quella di Alessandro Fontanarosa, avvenuta in occasione dell’anniversario della fondazione del club biancoverde “Tommaso Acernese”. Il giovane difensore, classe 2003 cresciuto nell’Inter, ha scelto di legare le sue prime parole in Irpinia a un momento che unisce tradizione, identità e passione.

“Le sensazioni sono state molto positive fin da subito – ha dichiarato – anche grazie ai compagni che conoscevo già, come Crespi, D’Andrea e Tutino, che mi hanno accolto benissimo. Scegliere Avellino non è stato difficile: per la piazza, per la storia e soprattutto per il calore dei tifosi. Essendo di Tufino, a pochi chilometri da qui, per me è un orgoglio indossare questa maglia”.

Sul piano tecnico, Fontanarosa ha sottolineato la sua duttilità: “Sono mancino, posso giocare sia in una difesa a tre che a quattro. Mi adatto come centrale di sinistra, terzino o braccetto, ruolo che ho affinato negli anni all’Inter”.

Il difensore conosce bene le difficoltà della cadetteria: “La Serie B è difficile, non ci sono partite facili. Ogni avversario va affrontato con cattiveria e con il giusto atteggiamento. Il punto conquistato a Modena, in dieci uomini contro una grande squadra, è stato fondamentale e ci dà fiducia per il prosieguo”.

Un pensiero speciale è stato rivolto alla tifoseria: “Sapevo che Avellino fosse una piazza calda, ma sono rimasto sorpreso dal tifo e dall’attaccamento dei sostenitori. È una spinta enorme che ci aiuta a dare sempre di più, in casa e in trasferta”.

Infine, il ricordo dell’esperienza con i campioni dell’Inter: “L’anno in cui sono stato in prima squadra è stato quello in cui sono cresciuto di più. Giocatori come Bastoni mi hanno insegnato tanto, dentro e fuori dal campo”.