“Davanti al Tribunale di Avellino per rivendicare un futuro che non può restare appeso a un contratto a scadenza”.
Muove da queste ragioni la protesta dei “precari della Giustizia“, dodicimila dipendenti statali ancora senza certezze sulla stabilizzazione a un anno esatto alla scadenza dei loro contratti a termine, prevista per il 30 giugno del 2026.
In contemporane ad altre città italiane, anche ad Avellino davanti Palazzo di Giustizia di Piazza d’Armi, hanno manifestato i precari assunti con fondi europei (2,2 miliardi di euro) per raggiungere gli obiettivi del Pnrr, al lavoro da anni negli uffici giudiziari.
Carmine Lombardi, Rsu presso il Tribunale ha ricordato che “si tratta di 73 precari all’interno del Tribunale di Avellino e quello che noi chiediamo non è fondamentalmente un privilegio, ma diciamo il riconoscimento di una dignità, anche quello che appunto è naturale rispetto ad un lavoratore subordinato. Siamo precari del PNRR, ma il nostro contributo alla giustizia è stato tutto fuorché temporaneo. Abbiamo lavorato con serietà, ogni giorno, per rendere più efficiente un sistema che ha bisogno di stabilità, non di precarietà.
Chiediamo ascolto, rispetto e continuità.
L’’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica, le istituzioni e l’amministrazione sulla necessità di garantire prospettive stabili e durature al personale precario impegnato al servizio della giustizia.
“Nel corso di questi mesi- si legge nel documento a firma del rappresentanti sindacali del personale precario PNRR, oltre Lombardi, Valentina D’Urso ed Elisabetta Iannaccone – il personale PNRR ha fornito un contributo concreto e qualificato al miglioramento dell’efficienza degli uffici giudiziari, partecipando con impegno e professionalità al raggiungimento degli obiettivi del programma di riforma e modernizzazione del sistema giustizia. Confidiamo pertanto nella solidarietà e nel sostegno dei magistrati, del Presidente del Tribunale e del personale a tempo indeterminato, affinché la voce di chi opera ogni giorno con dedizione, pur nell’incertezza, possa essere ascoltata e valorizzata.
“Nel corso di questi mesi- si legge nel documento a firma del rappresentanti sindacali del personale precario PNRR, oltre Lombardi, Valentina D’Urso ed Elisabetta Iannaccone – il personale PNRR ha fornito un contributo concreto e qualificato al miglioramento dell’efficienza degli uffici giudiziari, partecipando con impegno e professionalità al raggiungimento degli obiettivi del programma di riforma e modernizzazione del sistema giustizia. Confidiamo pertanto nella solidarietà e nel sostegno dei magistrati, del Presidente del Tribunale e del personale a tempo indeterminato, affinché la voce di chi opera ogni giorno con dedizione, pur nell’incertezza, possa essere ascoltata e valorizzata.
Presente alla mobilitazione anche una delegazione Cgil con il Segretario generale Italia D’Acierno.