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Avellino – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, nell’ambito della costante attività di prevenzione e repressione del fenomeno della contraffazione, in particolar modo volta a contrastare la pratica della reprografia illecita, hanno denunciato due titolari di altrettante copisterie, operanti nel capoluogo, ritenuti responsabili di aver riprodotto numerosissimi testi universitari e non, in violazione delle norme che tutelano il diritto d’autore.

L’attività svolta ha portato al sequestro complessivo di un pc desktop e un supporto informatico, del tipo hard disk, al cui interno erano immagazzinate, in formato digitale, le scansioni integrali di oltre 28.000 opere librarie, pronte per essere stampate e rivendute al pubblico. Sequestrate anche due fotocopiatrici ed oltre 200 riproduzioni integrali di libri, effettuate mediante fotocopiatura e già pronte per la vendita. Le copie ottenute venivano vendute ad un prezzo inferiore a quello del testo originale, recando così un notevole danno agli autori e alle librerie che commercializzano le opere originali.

All’esito dell’attività operativa, i due titolari sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Avellino, poiché riproducendo abusivamente molteplici libri e testi didattici, hanno violato l’art. 171 ter della L. n. 633 del 1941 (legge sul diritto d’autore). Gli indagati infatti rischiano la pena della reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da euro 2.582 a euro 15.493. Oltre la sanzione penale è prevista l’applicazione di sanzioni amministrative, ai sensi dell’art. 174 bis della citata legge, che nel caso di specie ammontano complessivamente ad € 3.000.000 circa.