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Un tuffo tra i ricordi, il vino e l’accoglienza di un popolo caloroso. L’ex portiere francese Sebastian Frey, ospite dell’evento “Tra i pali e le vigne” organizzato dall’Associazione Borgo Ferovia insieme ai colleghi di YAvellino, ha regalato sorrisi, aneddoti e riflessioni sincere. Dall’Inter alla Fiorentina, dal Parma ai campi dell’Irpinia: il viaggio di Frey ha fatto tappa in una terra che lo ha accolto con entusiasmo.

“Il Sud Italia ha un modo speciale di accogliere – ha dichiarato – e voglio cominciare facendo i complimenti all’Avellino per la promozione in Serie B”, ha detto tra gli applausi dei presenti. “È un club che ha fatto la storia, che ha vissuto la Serie A, ed è bello rivederlo almeno in cadetteria”.

Tra vino locale e sapori irpini, Frey ha sottolineato il calore ricevuto: “C’è sempre buon umore, accoglienza sincera, sane prese in giro. Ho assaggiato prodotti incredibili e il vino è straordinario. Il Sud è la parte d’Italia dove si mangia meglio in assoluto. Selfie, foto, sorrisi… davanti a un bicchiere, tutto diventa meraviglioso”.

Anche un ricordo calcistico lo lega alla città: “Con l’Inter o il Parma, facemmo un ritiro ad Avellino prima di una gara, forse contro il Napoli. Ricordo una caserma con un campo dentro. Restammo due o tre giorni. È l’unico ricordo diretto che ho, ma è vivo nella mia mente”.

Infine, una riflessione sul ruolo del portiere: “Oggi è cambiato molto. Il portiere partecipa alla costruzione del gioco, cosa che mi sarebbe piaciuta. Guardiola ha cambiato tutto. Oggi un portiere è un giocatore in più”.