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Avellino –  Allarme radon in città. Dal 16 ottobre Il comune di Avellino avvierà le misurazioni sul livello di concentrazione di attività a cui gli esercenti delle attività all’interno degli edifici strategici individuati dal decreto del Ministro delle infrastrutture e destinati all’istruzione, compresi gli asili nido e le scuole materne e degli altri edifici diversi da quelli strategici e aperti al pubblico.

Infatti lo scorso gennaio la legge campana fissava i livelli limite di concentrazione di gas radon per le nuove costruzioni ad una media annua non superiore ai 200 Bq/mc, al di sotto anche dei parametri europei, che sono fermi a 300 Bq/mc. Ciò per porre margini ancora più stringenti e restrittivi. Particolare attenzione è stata poi riservata nel testo agli edifici destinati all’istruzione, compresi gli asili nido e le scuole materne, spesso ubicati ai piani bassi, dove il radon più facilmente può annidarsi. La legge prescrivere verifiche e controlli periodici, obbligando a trasmetterne gli esiti ad Arpac e alle Asl di riferimento.

Ecco perché il sindaco Gianluca Festa ha avviato tutte le procedure necessarie per controllare negli edifici strategici di Avellino il livello di radiazioni da radon. Il gas radon è un elemento radioattivo di origine naturale, che si forma dall’uranio delle rocce e che può essere inalato dagli esseri viventi. Essendo un gas molto pesante, se inalato in quantità significative può essere pericoloso per la salute.

Negli ambienti chiusi il radon raggiunge concentrazioni molto elevate. Penetra nelle case attraverso le crepe. Le abitazioni più colpite possono essere quelle a piano terra o nei seminterrati. Il radon, poi, è un gas inodore, incolore e insapore. È presente soprattutto nelle rocce di tufo, granito e porfido.

Le misurazioni di radiazioni da radon saranno effettuate in due fasi distinte in città. Una ogni sei mesi. I risultati saranno poi inviati all’Arpac e all’Asl di Avellino. I controlli verranno eseguiti repentinamente per la pericolosità del gas, che rappresenta la seconda causa di tumore al polmone dopo il tabacco.

Non è la prima volta che la città di Avellino deve affrontare questo allarme. Era già successo ne 2009 quando lo studio condotto attraverso 30 rivelazioni aveva evidenziato il superamento della soglia di guardia di ben quattro volte.

di Giuseppe Di Martino