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Avellino – Eseguiti, presso il laboratorio di genetica forense del Gips (Gabinetto interregionale di polizia scientifica) di Napoli, gli accertamenti irripetibili su alcuni reperti sottoposti a sequestro nella casa di Gianmarco Gimmelli dove, il 15 novembre dello scorso anno, si consumò l’omicidio di Claudio Zaccaria, il giovane di Mercogliano ucciso da dieci coltellate nell’appartamento Calata Santa Lucia alle Fornelle.

I nuovi esami potrebbero far luce su quanto accaduto in quella tragica nottata che i tre avrebbero passato insieme. In particolare, si di capire se oltre a Gianmarco (morto in ospedale dopo essersi lanciato dalla finestra dell’appartamento a pochi messi dal centro storico di Avellino), Zaccaria e la fidanzata di quest’ultimo, Ylenia, fossero presenti anche altre persone. A ciò si aggiunge una presunta telefonata che, Gianmarco, avrebbe effettuato prima dell’omicidio di Claudio: un ulteriore mistero su una storia che, a distanza di diversi mesi, continua a turbare il capoluogo irpino.