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Ponte – Cambiato nel tempo, le esperienze ne hanno modificato e fortificato la tempra. La voglia resta sempre la stessa. Mister Martino ha guidato il Grotta come se avesse avuto un joypad tra le mani: giocatori guidati, ripresi, accarezzati. Ma questo non è servito, comunque, a farlo uscire dal campo soddisfatto. In alcuna maniera.

Non sono per niente contento – così inizia il tecnico – non ho visto ciò che mi aspetto dalla mia squadra. Ok il controllo della palla, ma poca cattiveria in tutte le zone del campo, atteggiamenti sbagliati da parte di qualcuno. Non voglio essere disfattista, ci mancherebbe altro, nè voglio cercare alibi. Ma dobbiamo migliorare ancora. Devo dire che la partenza di Sogno ci ha condizionato e non poco. Mi aspettavo che il ragazzo ci avvisasse prima della sua volontà e invece lo ha fatto due giorni fa. Avevamo pensato a una squadra con lui dentro, abbiamo provato cose che prevedevano la sua presenza. In due giorni abbiamo dovuto modificare tutto. E cambia anche il mercato perchè adesso c’è un’altra pedina in più da aggiungere“.

Grotta costruito per stare tra le prime in un torneo complicato.

Credo che il nostro girone sia il più complicato. La società mi ha chiesto di stare tra le prime e so che una situazione del genere potrebbe portare ansia e pressione ma sappiamo anche di doverci provare a competere contro tutte le nostre compagne di viaggio