Il Consiglio comunale di Avellino, crisi politica a parte, ha approvato le tariffe Tari con i voti della maggioranza, festiani compresi, e l’astensione dei consiglieri del “Patto Civico”, mentre l’opposizione del Pd ha votato contro.
E sempre i consiglieri di opposizione Aquino, Gengaro, Iacovacci, Giordano, Ambrosone, Cipriano, Santoro e Bellizzi hanno depositato una richiesta di Ordine del giorno per discutere in Consiglio comunale del riconoscimento dello Stato di Palestina e per richiedere l’interruzione dei rapporti diplomatici e commerciali con Israele da parte dello Stato italiano.
L’iniziativa ha l’obiettivo di sensibilizzare i Sindaci e le Amministrazioni campane al fine di promuovere un’azione comune di sensibilizzazione dei parlamentari verso il Governo.
Con l’ordine del giorno, infatti, il Consiglio comunale di Avellino chiede al Governo italiano:
• di riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina come entità sovrana, nei confini precedenti all’occupazione del 1967 e con Gerusalemme capitale condivisa;
• di adoperarsi in sede ONU affinché lo Stato di Palestina venga ammesso come membro a pieno titolo dell’Organizzazione;
• di esercitare ogni pressione politica e diplomatica per fermare la colonizzazione dei Territori Palestinesi Occupati e promuovere il rispetto del diritto internazionale;
• di chiedere con estrema urgenza un cessate il fuoco su Gaza e la Cisgiordania, duramente colpite da bombardamenti e operazioni militari, impiegando tutti gli strumenti disponibili, compresa la sospensione di rapporti diplomatici e commerciali con Israele finché non cessino le violenze e venga ristabilito il rispetto dei diritti umani, compresi quelli alla nutrizione, alle cure e all’esistenza stessa del popolo palestinese.
Una proposta dal valore simbolico, che restituisce alla politica locale un ruolo di spinta e proposta verso il Governo nazionale su tematiche di attualità politica e umanitaria.