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Avellino – Sono passati nove giorni dal tragico incendio che ha distrutto lo stabilimento dell’azienda I.C.S. di Pianodardine. Gli ultimi aggiornamenti pubblicati sulla qualità dell’aria non sono stati confortanti. Ecco perché Anteprima24 ha voluto ascoltare il parere scientifico di Franco Mazza, presidente del Comitato Salviamo la Valle del Sabato.

“La qualità dell’aria è migliorata grazie anche ai lavori dei Vigili del Fuoco. Poi però ci sono altri fattori da valutare. Quello che mi preme è fare un approfondito monitoraggio dei suoli e delle acque. Questo lavoro è fondamentale perché gli agenti inquinanti come diossine e idrocarburi sono prodotti che permangono a lungo nel suolo”.

Per i nove comuni interessati (Atripalda, Aiello del Sabato, Contrada, Grottolella, Manocalzati, Montefradene, Montoro e San Potito Ultra), più Avellino permane il divieto di raccolta e utilizzo di frutta e verdura, un duro colpo per i coltivatori del posto, oltre alla comprensibile preoccupazione dei cittadini per il loro stato di salute.

Ecco perché il comitato Salviamo la Valle del Sabato “ha dato disponibilità al prefetto (Maria Tirone, ndr.) e al sindaco di Avellino (Gianluca Festa, ndr.) per dare una mano in questa delicata fase” ha affermato Mazza. La Valle del Sabato, però, è stata sfortunata protagonisti di altri episodi tragici da un punto di vista ambientale come l’incendio nel sito di stoccaggio di rifiuti della ditta I.R.M. di Manocalzati, quando nel 2005 bruciarono oltre 8000 tonnellate di immondizia.

L’attenzione mediatica sulla Valle dei veleni paragonata spesso alla terra dei fuochi deve restare alta. Non bisogna spegnere i riflettori ne abbandonare i cittadini. Questo Franco Mazza, che da oltre 20 anni si occupa di questioni ambientali e da 3 presiede il comitato “Salviamo la Valle del Sabato” lo sa bene. Non a caso il comitato è riuscito a raccogliere 1200 firme per l’appello mandato al ministro dell’ambiente Sergio Costa “Qui qualcosa ci puzza”, contro i miasmi che si manifestano nella valle del Sabato.

Inoltre la sensibilizzazione della stampa e dei cittadini a riguardo passerà attraverso la manifestazione “Staffetta per la vita” prevista domenica 29 settembre. “Faremo questa staffetta dove simbolicamente accenderemo il fuoco che verrà portato da Pianodardine fino a Piazza Libertà” spiega Mazza. “Da questo fuoco che ha rappresentato la distruzione nasce la speranza, la rinascita e la presa di coscienza”. Appuntamento a domenica prossima in Piazza Libertà con istituzioni, sindacati, associazioni e gruppi musicali irpini che canteranno brani a tema.