Avellino si conferma una provincia relativamente tranquilla nel panorama nazionale. È quanto emerge dalla nuova edizione dell’Indice della Criminalità 2025 elaborato dal Sole 24 Ore, che ogni anno fotografa il numero di denunce presentate alle forze dell’ordine rapportato alla popolazione residente.
La provincia irpina si colloca all’89° posto su 107 con 2.690,8 denunce ogni 100mila abitanti e un totale di 10.622 denunce complessive. Rispetto al 2023, si registra una leggera flessione di 55 casi, segnale di una stabilità sostanziale e di un tessuto sociale ancora lontano dai livelli di criticità delle grandi aree urbane.
I reati più diffusi: furti e truffe digitali.
A pesare maggiormente sul dato complessivo restano i furti, con 2.891 denunce (pari a 732 ogni 100mila abitanti) che collocano Avellino all’88° posto nazionale. Si tratta soprattutto di piccoli episodi di microcriminalità, come furti in abitazione o su autovetture, in linea con il trend generale del Mezzogiorno.
Preoccupa invece la crescita costante delle truffe e frodi informatiche, ormai tra i reati più comuni anche nei centri medi e piccoli. In Irpinia nel 2024 se ne contano 1.766, corrispondenti a 447 denunce ogni 100mila abitanti: un dato che posiziona Avellino al 51° posto a livello nazionale. Si tratta di un fenomeno in forte espansione, spinto da una maggiore digitalizzazione dei servizi e da una sempre più diffusa criminalità online che colpisce soprattutto le fasce più vulnerabili.
Reati in calo e buona tenuta sul fronte della violenza.
Tra i dati positivi spicca il calo delle estorsioni (85 casi, 32° posto) e la bassa incidenza di rapine (solo 27 denunce, 102° posto). Anche i reati legati agli stupefacenti restano marginali: 81 episodi segnalati nel corso dell’anno, che valgono alla provincia il 103° posto in Italia. Numeri confortanti anche per quanto riguarda i reati incendiari, con 128 casi che valgono il 6° posto tra le province più virtuose, e per i danneggiamenti seguiti da incendio, dove Avellino si distingue per una delle incidenze più basse a livello nazionale (70 casi totali, 24° posto).
Un territorio in equilibrio tra vigilanza e prevenzione.
Il quadro complessivo restituisce l’immagine di una provincia vigilante ma non allarmata, dove il lavoro di prevenzione delle forze dell’ordine e la collaborazione dei cittadini continuano a produrre effetti positivi. Pur con qualche area di criticità – in particolare sul fronte delle truffe telematiche – l’Irpinia si conferma tra i territori più sicuri del Sud, distante dai livelli di criminalità registrati nelle grandi città metropolitane. Basti pensare che, mentre Avellino conta meno di 2.700 denunce ogni 100mila abitanti, Milano, Roma e Firenze – che guidano la classifica nazionale – superano ampiamente le 6.000 denunce per 100mila abitanti, concentrando insieme il 23,5% dei reati denunciati in tutta Italia.
Il confronto in Campania
Nel contesto regionale, Avellino si conferma tra le province più sicure della Campania. Peggio fanno Caserta, al 43° posto, e Salerno, al 52°, entrambe con numeri di denunce più elevati. Napoli, come prevedibile, resta tra i territori più problematici d’Italia, piazzandosi al 13° posto per incidenza di reati denunciati. In coda, Benevento si distingue invece per la sua tranquillità, collocandosi addirittura al 104° posto nazionale, tra le province meno colpite dal fenomeno criminale.
            
		
        


















