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Torna per il quinto anno consecutivo nella città di Avellino l‘IrpiniaPride,la grande festa per affermare che l’amore non ha diversità e i diritti sono di tutti, e lo sono ogni giorno.

Una grande giornata, quella che si svolgerà domenica 15 giugno a partire dalle 16:00 a Piazza libertà, che è il punto più alto di un lavoro di sensibilizzazione che i promotori dell’associazione “Apple Pie Arcigay Avellino” porta avanti strenuamente 365 giorni l’anno. 

“Siamo nel 2025 e sempre che in tema di parità di diritti stiamo facendo passi indietro piuttsoto che in avanti- dice in conferenza stampa Christian CodutoCarnevale 2.0. che vergogna” uno dei tanti messaggi letti sui social a proposito della nostra manifestazione, a cristallizzare un’ignoranza sul tema, non in senso offensivo ma di mancanza di consapevolezza. Io stesso ho subito insulti, quando morì mio padre persino a lavoro mi dissero che era successo perchè aveva scoperto la notizia che fossi gay. Per questo si può  essere eroi nella propria quotidianità, nell’affermazione del proprio essere, oltre che della propria identità personale. Il Pride è un momento musicale, di allegria, di socialità, ma si fa tutti i giorni in ogni luogo”.

Il socio Antonio De Padova svela alcuni dettagli della manifestazione, con la madrina Big Mama, poi lungo il corteo le testimonianze, tra gli altri, di Maria Esposito madre coraggio che ha perso il figlio massacrato,  Chloe Facchini, chef transgender e attivista, Natascia Maesi, presidente nazionale Arcigay, Vincenzo Romano, portavoce delle famiglie arcobaleno, Lorenzo Barducci e Siro Nespola, attivisti e volti noti del Pride.
Non siamo persone di serie B. L’italia deve andare avanti e perciò è necessario Portare la nostra voce a quante più persone possibili”, il monito di De Padova.

Entusiasta il sindaco Laura Nargi:L’IrpiniaPride è il cuore della città di Avellino che è la madre dell’Irpinia e, quest’anno, parteciperanno non solo sindaci irpini ma anche da fuori provincia. Con questa festa colorata, dei diritti, dell’amore e dell’inclusione
vogliamo combattere i pregiudizi: chi manifesta al Pride manifesta per urlare al mondo che l’amore non ha diversità, un concetto che purtroppo nel 2025 siamo costretti ancora a ribadire. Essere una città che accoglie, che protegge, che ama senza condizioni, non è solo un valore: è una scelta ben precisa È la scelta di dire no all’omofobia, alla bifobia, alla transfobia, a ogni forma di odio, di violenza, di prevaricazione e di discriminazione legate all’orientamento sessuale È la scelta di credere in una comunità dove nessuno deve nascondersi, dove ogni persona è libera di essere felice come meglio crede e dove i diritti della comunità lgbtqia+ sono identici e precisi a quelli di ogni altro cittadino”.