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La festa del lavoro nella provincia dove il lavoro non c’è e, per chi c’è, viene “sottratto”.

Il 1 maggio dell’Irpinia sarà celebrato davanti alla fabbrica simbolo del distastro occupazionale del territorio e delle grandi aziende che decidono di abbandonare una terra che non ha saputo cogliere le opportunità che pure sono arrivate nei decenni.

Per questo CGIL, CISL, UIL uniti per un lavoro sicuro, per un nuovo modello di sviluppo irpino, hanno organizzato la manifestazione del 1 maggio presso lo stabilimento ArcelorMittal di Luogosano- San Mango
Appuntamento dalle ore 9:30 alle ore 13:00. Interverrano i delegati, le istituzioni, i sindaci, i rappresentanti del clero, la Segretaria generale Cgil Avellino, il Segretario generale Cisi IrpiniaSannio e il Segretario generale Uil IrpiniaSanni

Prenderanno parte al presidio anche òe associazioni iKen Avellino, Apple Pie Arcigay Avellino, Avionica e PGR che saranno presenti per manifestare la propria vicinanza a tutte le famiglie coinvolte e per difendere il diritto al lavoro e la dignità di ogni cittadino.
“La presenza della comunità queer ribadisce un principio chiaro: diritti civili e diritti sociali sono inseparabili. Libertà e identità si difendono anche attraverso il lavoro e la giustizia sociale. Invitiamo tuttə a unirsi a questo momento di mobilitazione collettiva, per difendere insieme i diritti, il lavoro e la giustizia”.

Intanto proprio a ridosso della festa dei lavoratori, è atteso un nuovo tavolo di confronto per la vertenza Arcelor mittal e scongiurare il licenziamento dei 70 lavoratori.
Confindustria Avellino ha convocato un incontro per il prossimo martedì 6 maggio 2025, alle ore 11:00, presso la sua sede. L’incontro vedrà la partecipazione dei rappresentanti sindacali di FIM CISL, FIOM-CGIL, UILM-UIL, della RSU di ArcelorMittal Luogosano e della Direzione di ArcelorMittal Avellino, oltre ai vertici di Canossa Spa, azienda che gestisce lo stabilimento. L’obiettivo sarà affrontare la procedura di licenziamento collettivo in corso e valutare le possibili soluzioni per i lavoratori coinvolti.

Non solo Arcelormittal, l’Irpinia deve fare i conti anche con le altre vertenze del territorio, tra chi quella dell’ex Irisbus di Flumeri.  Il sindacato continua a ribadire come la situazione produttiva  pare ancora lontana dagli obiettivi prefissati, che a fine anno dovranno essere pari a tre bus giornalieri.
Secondo la Direzione di Menarini Bus, il percorso di riorganizzazione sta procedendo pur fra difficoltà, e se a Bologna è in corso la trattativa con Leonardo per l’acquisizione dell’immobile, ad Avellino si stanno risolvendo i problemi di fornitura e di conseguenza quelli di produzione. Per aggredire nuovi mercati si conta di omologare un nuovo modello di bus elettrico da 8 metri.